Relatore il Prof. Michele Loconsole
Ingresso del nuovo socio Francesco Monaco
Interclub con il Rotaract Bari
In apertura di seduta, dopo i saluti di rito, Vito Troccoli questa sera ci introduce un Nuovo Socio, Franco Monaco, suo amico d’infanzia con il quale sin dall’epoca della scuola elementare si è sempre frequentato. Per di più cugino diretto di Anna sua moglie.
Avvocato civilista con specializzazione in Diritto Agrario, già Presidente dell’Ordine Forense, già Presidente della Fondazione Scuola Forense, Consigliere di Amministrazione della Cassa di Presidenza Forense, a suo tempo Consigliere di Amministrazione della Fiera del Levante, stimato ed apprezzato Professionista nella città di Bari, nella Provincia ed in tutta la Regione.
Ben conosciuto nel suo ambiente professionale e nel contesto sociale della nostra città per le sue qualità personali che lo caratterizzano, come sottolinea questa sera Vito Troccoli suo Presentatore: “Schivo di ogni tipo di pubblicità personale, lavoratore instancabile, rigoroso ed onesto con se stesso e nella professione, integerrimo e tollerante nei rapporti interpersonali”.
Un “Rotariano ante litteram” che abbiamo stasera il piacere di suggellare come Socio del nostro glorioso Club Bari Ovest.
Fabio Ruggiero Presidente gli dona il Gagliardetto del Club e Antonio Guida, Assistente del Governatore, gli appunta il Distintivo sul bavero.
Il Presidente, dopo aver espresso il suo vivo compiacimento per l’ingresso nel club del nuovo amico rotariano passa la parola al relatore, il teologo Michele Loconsole.
Il tema, quanto mai attuale per l’avvicinarsi del Natale, viene sviluppato con rigore scientifico ma anche con una narrazione scorrevole e chiara.
Il professore esordisce celiando ed invitando i presenti a “rifare” il presepe.
Ci ricorda infatti come nei Vangeli di Luca e di Matteo non si dica che i Magi fossero re, né quale fosse il loro numero ed il loro nome; né tanto meno in quei testi si fa menzione dei loro leggendari cammelli o della stella cometa.
Da qui il relatore dipana una lunga dissertazione per spiegare come la Chiesa, fin dal IV secolo d.C., festeggi il Natale il 25 dicembre, solo per sostituire in questa data i festeggiamenti pagani del sole, nei giorni in cui, passato il solstizio d’inverno, le giornate cominciano ad allungarsi.