Giovedì 21 novembre 2024, si è tenuta una conversazione con l’Ing. Marco Bronzini, Consigliere del Comune di Bari e Componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione su: ”Quale edilizia scolastica per le esigenze dell’attuale offerta formativa”.
Anche se gli argomenti legati al mondo della scuola sembrano, a prima vista, più rilevanti per un pubblico con figli in età scolare, le implicazioni e i dibattiti attorno a questi temi possono certamente coinvolgere e stimolare le persone di tutte le età e la conversazione con l’Ing. Bronzini ha efficacemente raggiunto questo scopo.
Gradevolissino e fluente nell’esporre le numerose e diversissime problematiche legate all’edilizia scolastica, che spesso è sulle prime pagine di giornale, l’Ing. Bronzini ha spaziato dalla discussione di come le metodologie didattiche siano cambiate nel corso degli anni, all’impatto della tecnologia sull’istruzione stessa, all’inclusione e all’importanza della diversità che ormai sono entrate in tutte le istituzione e più che mai nella scuola, fino alla denatalità pesante che caratterizza il nostro paese negli ultimi anni.
Raccontandoci numerosi esempi del suo “fare quotidiano” che affronta difficoltà di ogni genere ha sottolineato la mancanza di un sistema che governi in modo generale il mondo della scuola. Dalle misure dei banchi per i bimbi degli asili, che si comprende siano ben differenti da quelle di elementari, medie e superiori, alle connessioni internet che ora sono irrinunciabili, agli interventi sull’edilizia scolastica, che sono sia di conservazione dell’esistente sia di programmazione di edifici nuovi, rispettando normative in continua modifica/evoluzione.
In tutto questo scenario i corposi fondi stanziati dal PNRR impongono la conclusione delle opere e la loro rendicontazione entro fine 2025, che non è affatto una data lontanissima.
“Io voglio andare a scuola” trasmette desiderio e motivazione personale, mentre “Io devo andare a scuola” implica un senso di obbligo. Da parte di chi opera nel mondo della scuola, questo cambiamento di mentalità favorirebbe un approccio più positivo all’istruzione, incoraggiando i ragazzi a vedere la scuola come un’opportunità di crescita e scoperta personale, piuttosto che come un’imposizione.
Nel mondo dello spettacolo dal 1976, Lino De Venuto è drammaturgo, attore, regista, direttore artistico, conduttore di laboratori teatrali e progetti didattici, un grande affabulatore più volte presente in occasione di eventi di raccolta fondi organizzati dal Rotary Club Bari Ovest negli anni passati.
Giovedì 14 novembre ha ripercorso nella sua accattivante conversazione, la vita di Moliere e quella di Van Gogh, soffermandosi sull’aspetto umano e psicologico di questi due artisti.
“Un viaggio nell’anima” perché, sebbene in secoli ed in ambiti molto diversi, entrambi hanno esplorato la condizione umana: Molière (1622 – 1673), con le sue commedie, ha rappresentato l’ipocrisia, la società, le relazioni interpersonali, spesso con un tono satirico, Van Gogh (1853 – 1890) ha dipinto coraggiosamente la realtà come lui la percepiva, catturandone sia la bellezza sia il dolore dell’esistenza, con le sue pennellate vigorose e fortemente materiche.
Le tematiche del primo non sono affatto superate e continuano a risuonare nel contesto sociale contemporaneo, rendendo le opere di Moliere significative per noi, pubblico moderno, la rivoluzione nella pittura del secondo svelano temi di solitudine, sofferenza e ricerca di bellezza, che sono esperienze umane universali e in cui molte persone possono identificarsi ancora oggi.
Nel concludere la sua “chiacchierata”, De Venuto ha citato una frase di van Gogh: “Forse Dio mi fa dipingere per quelli che nasceranno.” L’arte, in qualsiasi forma essa sia, ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nell’anticipare e riflettere le tendenze sociali, culturali e tecnologiche, non rappresentando solo il presente ma anticipando il futuro, promuovendo la riflessione in ognuno di noi.
Mercoledì 6 novembre, il Dott. Vito Leccese, Sindaco di Bari, è intervenuto sul tema “Bari Next: la città a venire dopo il PNRR”, alla riunione promossa dal Rotary Club Bari Mediterraneo, con la partecipazione interclub del Rotary Club Bari Ovest.
Tutti sappiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha in previsione diversi progetti per Bari e la regione Puglia in generale e su questo abbiamo avuto il piacere di ascoltare il nostro Sindaco nel Salone degli Specchi presso il Circolo Unione al Petruzzelli.
Per la città di Bari il PNRR prevede finanziamenti significativi che ammontano a circa 1 miliardo e 200 milioni di euro e per questo la nostra città affronterà cambiamenti decisivi, che la caratterizzeranno ancor più, da quando nel gennaio 2015 è diventata città metropolitana.
Il Sindaco ha elencato diversi progetti in itinere, quali il Parco Sud, la metropolitana di superficie, lo spostamento dei binari con l’obiettivo di migliorare l’infrastruttura ferroviaria della città e di ridurre l’impatto ambientale e urbano della ferrovia stessa, l’istituzione di altri asili nido per promuovere l’occupazione femminile. Tutto questo ha come traguardo la chiusura dei cantieri e la rendicontazione all’Unione Europea entro l’anno 2030, con difficoltà che non è difficile immaginare.
A tutti questi progetti del PNRR si aggiunge la necessità per Bari di governare il cosiddetto “overturismo”: perché se da una parte come Baresi abbiamo piacere ad ospitare sempre più turisti, dall’altra nascono problemi significativi. Per citarne solo uno, la “gentrificazione”, termine mutuato dall’inglese, che spinge a trasformare aree residenziali in spazi per attività commerciali e/o ricettive, allontanando i residenti, così perdendo l’identità culturale del luogo: ad esempio nel Borgo Antico assistiamo ad un proliferare di B&B, talvolta non regolamentati.
Giovedì 17 ottobre, Ing. Lia Romano, cooperante internazionale, è intervenuta su “Racconti ed emozioni da 10 anni di cooperazione nel Mediterraneo e in Africa”.
“Quando seguire i propri sogni attribuisce significato alla propria vita”, è questo in estrema sintesi quello che, secondo me, è riuscita a comunicarci la relatrice della serata.
Il suo è stato un intervento emozionante ed emozionale, tanto che alla fine della sua esposizione gli interventi dei soci sono stati numerosi, a conferma che quanto udito li avesse coinvolti.
Dall’Etiopia alla Somalia al Mozambico, paesi che noi Europei accomuniamo perché del continente africano, ma in realtà molto diversi per caratteristiche e problematiche e dove Lia Romano ci ha accompagnato nella loro conoscenza con foto e col racconto del suo lavoro come cooperante in diverse associazioni internazionali governative e non.
La sua esperienza è stata ampia, fino a ricoprire ruoli da “team leader” e finanche sulle imbarcazioni che recuperano in mare i migranti, spaziando dall’approvvigionamento idrico dei villaggi alla convivenza tra etnie diverse, l’educazione scolastica dei bambini e delle bambine, il COVID, la Croce Rossa, come lavorare con le comunità locali, cercando di rispondere alle esigenze specifiche dei luoghi in cui si opera.
All’ultima domanda che le è stata rivolta: “Questo è stato ed è il Suo lavoro, ma la Sua vita privata?”, l’Ing. Romano ha risposto sorridendo: “Il mio lavoro E’ la mia vita privata”.
Giovedì 3 ottobre, l’Avv. Marina Pietropoli, Presidente Nominato per l’anno 2026-2027 del Rotary Club Bari Ovest, ha relazionato ai soci sul tema “Diversità, equità, inclusione D.E.I. Il percorso del club e le opportunità di service”.
“Al Rotary, siamo consapevoli che coltivare una cultura diversa, equa e inclusiva è essenziale per realizzare la nostra visione di un mondo in cui le persone si uniscono e agiscono per creare cambiamenti duraturi e fare meglio. Apprezziamo la diversità e celebriamo i contributi di persone di ogni backgroung, età, etnia, razza, colore, disabilità, stile di apprendimento, religione, fede, stato socioeconomico, cultura, stato civile, lingue conosciute, sesso, orientamento sessuale e identità di genere, come anche differenze di idee, opinioni, valori e credo. (…) Crediamo che tutte le persone abbiano qualità visibili e invisibili che le rendono intrinsecamente uniche, e ci sforziamo di creare una cultura inclusiva dove ogni persona sa di essere apprezzata e di appartenere”.
L’Avv. Pietropoli ci ha invitato a riflettere su quanto scritto nei documenti ufficiali, sottolineando anche che questi concetti siano concetti concreti e debbano applicarsi nella prossimità, tra i soci e tra chi partecipa alle nostre serate: il linguaggio rispettoso, l’accoglienza nei confronti dei soci neo-coptati, l’ascolto attivo, il contribuire a un ambiente collaborativo, positivo e sano e tanto altro per costruire questa cultura all’interno della propria esperienza di club.
Giovedì 5 settembre 2024 ha relazionato la socia Avv. Nunzia Bernardini, delegata per l’area d’intervento “Dimensione di genere e pari opportunità”.
L’Avv. Bernardini ha ringraziato il Presidente per l’iniziativa e ricordato come abbia sempre sostenuto “la presenza delle donne nei luoghi delle decisioni perché le donne devono essere operatrici di cambiamento e la loro presenza è fondamentale per modificare e migliorare le “regole del gioco” in politica e nella società civile a vantaggio di tutte e tutti”, sentendosi “erede del lavoro fatto da altre donne che mi hanno preceduto a partire per esempio dalle donne della costituente che hanno sostenuto il principio di uguaglianza senza distinzione di sesso, sulla base del quale poi sono stati costruite tutte le norme successive” e riconoscendosi “in una dimensione in cui le donne sono tessitrici di vita, di relazioni, di dialogo e di sorellanza“, ricordando come si parli “troppo poco della condizione delle altre “sorelle” in Iran o in Afghanistan, o del dolore delle palestinesi e delle israeliane perché il dolore le accomuna tutte.”
L’Avv. Bernardini ha poi avanzato una proposta. “Sono state realizzate molte iniziative sul tema e io penso che resti attuale “Il dialogo tra generazioni”: ascolto attento per comprendere e sviluppare insieme idee e iniziative concrete.Diventare mèntori: nel senso di accompagnare i giovani e le giovani rotariani con un pensiero (anche critico) ma partecipe, con lo scopo di farli crescere dal punto di vista professionale e umano:L’affiancamento (formale o informale) tra un soggetto con più esperienza (senior, mentor) ed uno con meno esperienza (junior, mentee), al fine di far sviluppare a quest’ultimo competenze in ambito formativo e professionale.Il mentoring è orientato alla guida e alla condivisione di esperienze: una vera e propria complicità/ alleanza generazionaleIo credo e ho vissuto l’esperienza del “Maternage” che nel linguaggio non specialistico, ma influenzato da quello scientifico, indica una “complicità o direi una affettuosità materna” verso le giovani donne indipendenti e coraggiose ma che potrebbero avere bisogno di maternage.”
Marcello D’Abbicco, Presidente Commissione Web e Social Media
Giovedì 4 luglio 2024 si è tenuta la Relazione programmatica del Presidente del Rotary Club Bari Ovest Prof. Giuseppe Spilotro, per l’Anno Rotariano 2024/25.
La sua relazione è articolata in due parti.
Parte Tecnica Dalla mela di Newton a quanto il nostro satellite e la nostra stella influenzino le maree, dal Secondo Principio della Dinamica alle onde elettromagnetiche fino alla definizione di ENTROPIA come misura del disordine. Ecco citare un’altra mela famosa, quando Adamo ed Eva furono cacciati dal Giardino dell’Eden per aver disobbedito trasgredendo alle regole e da allora (Genesi 3, 17-19): “…maledetto è il suolo per colpa tua; con dolore ne trarrai cibo per tutti i giorni della tua vita, spine e cardi ti produrrà e mangerai l’erba dei campi. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché ritorni alla terra, poiché da essa sei stato tratto; poiché polvere tu sei e in polvere ritornerai.” Nuovamente, quindi, l’entropia ed il disordine.
Parte Operativa Le mele e l’entropia sono state necessarie per introdurre le priorità e l’operatività dell’anno rotariano 2024-2025 del Presidente, espressa efficacemente nel motto da lui scelto “VIS UNITA FORTIOR”: solo l’unione può ridurre il disordine e può amplificare le energie massimizzando i risultati. Il Prof. Spilotro sottolinea che le energie da unire debbano essere anche quelle minime, da recuperare, per coinvolgerle nel vortice del Rotary, un vortice colorato perché diversificato e rappresentato nel logo presidenziale di quest’anno.
Direttamente dalle slides del Presidente le azioni da intraprendere: Potenziare le energie recuperando anche quelle minime e mettendole in fase Potenziare l’Effettivo Azioni che promuovano la crescita energeticamente utile (recuperi dei decadimenti entropici della società) Le rotte delle giovani generazioni: potenziare la cultura etica e irrobustire i somministratori della cultura Contrastare le variazioni della biodiversità. La più importante: la migrazione dei giovani Il ruolo dell’innovazione Processi entropici sull’ambiente: Acqua, qualità e quantità Plastiche e microplastiche Energia: uso razionale e fonti sostenibili
Le conclusioni al Governatore del Distretto Rotary 2120, Dott. Lino Pignataro, presente alla serata: i club Rotary sono chiamati a diffondere “La Magia del Rotary”, non esiste un prontuario per definire cosa e come operare e ogni club ha una propria identità, ma occorre sempre avere una visione più ampia possibile perché il mondo cambia a velocità vertiginosa.
Giovedì 13 giugno 2024 si è tenuta la Cerimonia Annuale di Consegna dei Premi delle Fondazioni del Rotary Club Bari Ovest.
Di seguito sono riportati l’elenco delle fondazioni, le loro finalità, le commissioni esaminatrici, i premiati ed i loro mentori
A conclusione della serata sia il Presidente Prof. Carmine Clemente sia l’Avv. Aurelio Metta, presidente della Commissione per le Fondazioni che fanno capo al Rotary Club Bari Ovest, si sono rivolti ai giovani premiati invitandoli a seguire gli ideali del Rotary, illustrando come i valori del Rotary, applicabili nella vita quotidiana, quali il servizio alla comunità, l’integrità e la leadership, possano fare la differenza nel loro percorso di crescita personale e professionale.
FONDAZIONE MIMMO PATRUNO: allo scopo di onorare la memoria e perpetuare il ricordo del Dott. Mimmo Patruno, giovane medico, cultore degli studi e delle ricerche in fisiopatologia respiratoria, fondatore della Associazione Italiana Studi Asmatici e della testata scientifica “Stampasma”, improvvisamente scomparso il 30 Maggio 1987. Destinata a premiare annualmente l’autore o gli autori della migliore tesi in Malattie dell’Apparato Respiratorio fra quanti si sono laureati in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari o di Foggia ovvero fra quanti si sono specializzati in Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università degli Studi di Bari o di Foggia nell’anno accademico precedente al bando.
Componenti di Commissione: Prof. Giuseppe BRINDICCI, Prof. Pasquale CHIANURA, Prof. Vito SANTAMATO
PREMIATA: Dott.ssa Maria Luisa De Candia
MOTIVAZIONE: “per aver dimostrato di possedere ottime conoscenze delle tematiche proposte esponendo conoscenze attuali dai contenuti intelligentemente raccordati tra ospedale e territorio.”
PREMIATO: Dott. Cosimo Carlo De Pace
MOTIVAZIONE: “per aver dimostrato interessi non solo culturali ma anche attuativi sul piano clinico e strumentale indicando rapporti interdipendenti con la patologia di base.”.
La Prof.ssa Elisiana Carpagnano, Direttore della Scuola di Specializzazione di malattie apparato respiratorio presso l’Università di Bari e Direttore Pneumologia del policlinico di Bari, presenta il lavoro di tesi della Dott.ssa Maria Luisa De Candia.
Il Prof. Donato Lacedonia, Direttore della Scuola di Specializzazione di malattie apparato respiratorio presso l’Università di Foggia e Direttore Pneumologia del policlinico di Foggia, presenta il lavoro di tesi del Dott. Cosimo Carlo De Pace.
La Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro, Professore onorario di malattie dell’apparato respiratorio presso l’Università di Foggia ed erede della fondazione, consegna i premi.
FONDAZIONE ENZO DE BENEDICTIS: allo scopo di onorare la memoria e mantenere vivo il ricordo di Enzo De Benedictis, giovane studente iscritto al secondo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma, improvvisamente scomparso, vittima di un grave incidente automobilistico il 14 Luglio 1962. Destinata a premiare annualmente lo studente più meritevole del primo biennio della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari, tra coloro che abbiano conseguito il massimo punteggio negli esami delle materie fondamentali e facoltative sostenuti per superare il biennio
Componenti di Commissione: Prof. Giuseppe BRINDICCI, Prof. Pasquale CHIANURA, Prof. Vito SANTAMATO
PREMIATO: Gabriele Loconte
MOTIVAZIONE: per aver superato brillantemente tutti gli esami finora sostenuti del suo percorso accademico, dimostrando grande impegno e continuità negli studi.
La Prof.ssa Mariella Errede, Professore associato di Istologia ed Embriologia e Componente del Dipartimento di Biomedicina Traslazione e Neuroscienze dell’università di Bari, presenta lo studente.
FONDAZIONE LORENZO D’AGOSTINO: allo scopo di onorare la memoria del Prof. Lorenzo D’Agostino, docente e primario medico dell’Università degli Studi di Bari. Destinata a premiare annualmente il medico più meritevole, specializzatosi nell’Anno Accademico antecedente a quello dell’assegnazione del premio, presso la scuola di specializzazione in Medicina Interna della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari, e lo studente più meritevole laureatosi in Infermieristica nel precedente Anno Accademico, presso l’Università degli Studi di Bari
Componenti di Commissione: Prof. Giuseppe BRINDICCI, Prof. Pasquale CHIANURA, Prof. Vito SANTAMATO
PREMIATA PER LA MEDICINA INTERNA: Dott.ssa Valentina Maria Amati
MOTIVAZIONE: “aver evidenziato in maniera completa le correlazioni esistenti con importanti riscontri prognostici negli approcci metodologici dei pazienti con insufficienza respiratoria acuta.”
Il Prof. Carlo Sabbà, Direttore in quiescenza della Scuola di Specializzazione di Medicina Interna all’Università di Bari, presenta il lavoro di tesi. Il Prof. Donato D’Agostino, cardiochirurgo ed erede della fondazione, consegna il premio.
PREMIATA PER INFERMIERISTICA: Dott.ssa Dalila Gnettoli
MOTIVAZIONE: “per aver focalizzato in maniera originale ed esaustiva le qualità psicologiche, empatiche e decisionali dell’arte infermieristica con evidenti risvolti pratici”
Il Prof. Biagio Solarino, Coordinatore Didattico Corso di Laurea in Infermieristica, presenta il lavoro di tesi. Il dott. Carlo D’Agostino, socio ed erede della fondazione, consegna il premio.
FONDAZIONE ACRATA COMEI: allo scopo di onorare la memoria e mantenere vivo il ricordo dell’Avv. Acrata Comei, integerrimo professionista, figura di uomo saggio e colto, fedele cultore e assertore degli ideali rotariani e del suo Club, improvvisamente scomparso il 29 Marzo 1983. Destinata a premiare l’autore della migliore tesi in Diritto Commerciale, discussa nel precedente Anno Accademico per il conseguimento della laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari.
Componenti di Commissione: Avv. Marialaura BASSO, Dott. Giovanni BUQUICCHIO, Avv. Fabio RUGGIERO
PREMIATO: Dott. Giuseppe Cardinali
MOTIVAZIONE: “per aver trattato con profonda attenzione e professionalità un tema molto attuale, di grande interesse e di indubbia rilevanza sociale quale la continuazione dell’impresa nella società di capitali in liquidazione, alla luce, in particolare, della riforma attuata dal D.Lgs. 17.1.2003 n. 6, che ha condotto, nell’ottica di una necessaria continuità aziendale dopo il passaggio di consegne, al superamento del divieto di intraprendere nuove operazioni, per favorire la possibilità di compiere ogni atto reputato utile, ai fini della liquidazione della società”
Il Prof. Avv. Vincenzo Vito Chionna, Ordinario Diritto Commerciale Dipartimento Giurisprudenza Università Bari, presenta il lavoro di tesi e la Prof.ssa Marina Comei, erede della Fondazione, consegna il premio.
FONDAZIONE LUCIO NITTI: allo scopo di mantenere vivo il ricordo dell’Avv. Lucio Nitti, professionista serio, integerrimo e preparato, strappato alla vita d’improvviso il giorno 13 Febbraio 1991. Destinata a premiare l’autore della migliore tesi in Diritto Processuale Civile, discussa nel precedente Anno Accademico per il conseguimento della laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari
Componenti di Commissione: Prof. Raffaele COPPOLA, Avv. Franco MONACO, Avv. Marina PIETROPOLI
PREMIATA: Dott.ssa Carmen Orsellini
MOTIVAZIONE: “Per l’interessante ed analitico lavoro. Partendo dalla disamina dei sistemi alternativi alla giurisdizione per la risoluzione delle controversie, delle tesi sulla natura dell’istituto e sulla valenza giuridica delle sue decisioni, si delinea in maniera completa l’Arbitrato Bancario Finanziario nelle sue molteplici funzioni, mettendone in luce gli aspetti di assoluta originalità e dando rilievo ai fattori che ne stanno decretando il successo.”
Il Prof. Domenico Dalfino, Ordinario Diritto Processuale Civile Dipartimento Giurisprudenza Università Bari, presenta il lavoro di tesi e Aurelio Metta consegna il premio.
Giovedì 23 maggio 2024 è intervenuto il dott. Nicolò Andreula, Founder & Managing Director Disal Consulting, su “Bari Capitale Digitale: opportunità e restanza per le nuove generazioni”. La riunione, promossa dal Rotary Club Bari Ovest, ha visto la partecipazione interclub del Rotary Club Bari Mediterraneo e del Rotaract Club Bari.
All’inizio della serata, il Presidente Prof. Carmine Clemente ha presentato al club la studentessa australiana in visita con il programma Scambio Giovani del Rotary International, e ospite presso la casa dello stesso Presidente fin da gennaio. La ragazza australiana ha salutato brevemente i soci e gli ospiti presenti e ha poi ricevuto il gagliardetto del Rotary Club Bari Ovest.
Il dott. Andreula ha subito enfatizzato come il focus del suo intervento fosse mirato ad esaltare il valore della “Restanza”, cioè il desiderio dei giovani di rimanere sul territorio dove sono nati e cresciuti, in questo caso Bari e la Puglia, e farsi promotori della crescita e dello sviluppo economico della realtà locale grazie alle proprie idee ed energie.
Una vocazione importante al pari di quella di quei giovani che, andati all’estero per formarsi e crescere con esperienze lavorative di alto profilo, abbiano scelto di rientrare poi sul territorio e profondervi quanto appreso nelle realtà internazionali vissute. “Boomerang babies” li ha chiamati il relatore.
L’esperienza stessa di Andreula è stata in questo senso, un’esperienza che racconta come suddivisa in tre fasi, una prima fase in cui voleva “salvare il mondo” e ha fatto esperienza presso la sede dell’ONU, a Medellín, in Kenia, una seconda fase in cui ha voluto “salvare il portafogli” e ha lavorato in Russia, a Londra e a Singapore, seguita poi da un’ultima fase in cui per “salvare la salute mentale” ha voluto rientrare a Bari e lavorare sviluppando business plans per organizzazioni internazionali e governi.
Andreula ha messo in guardia i presenti dalla finta innovazione, che in realtà consiste solo nel copiare gli altri, nel cercare di aggiornarsi per non rimanere indietro. Ogni volta che ci si limita a replicare un’idea altrui, non si sta davvero innovando.
Per dare un’idea di vera innovazione ha menzionato la biblioteca di Wuhan, città della Cina tristemente famosa per aver dato origine alla diffusione del SARS-CoV-2 che ha causato la pandemia da COVID-19. La biblioteca di Wuhan rappresenta una reale innovazione in cui non si ha avuto timore di osare qualcosa di mai tentato prima a livello architettonico.
Il relatore ha poi mostrato un’immagine di Rinaldo che affronta il Saladino, ammonendo che in questa raffigurazione rischiamo di giocare il ruolo non dell’eroe Rinaldo, ma del Saladino che impotente vede la morte arrivare, incapace di reagire agli eventi che stanno per travolgerlo.
Per contrastare questa cupa visione, Andreula ha però menzionato, fornendo degli esempi, delle startup nate dall’iniziativa di giovani imprenditori baresi che hanno avuto il coraggio di guardare avanti e non si sono limitati a inventarsi qualcosa pur di accaparrarsi i molti fondi distribuiti a pioggia dalla Regione Puglia, per poi non realizzare nulla di innovativo.
In conclusione, il relatore ci ha voluto trasmettere l’idea di come Bari possa diventare una città che attrae talenti e fornire occasioni di sviluppo e crescita, come è stato per la sua ABCD – A Bari Capitale Digitale. Al termine della relazione, è seguito un vivo dibattito con molte domande e ricco di osservazioni critiche, anche provenienti dai Rotaractiani intervenuti.
Giovedì 16 maggio 2024 sono intervenuti la dott.ssa Maria Ernestina Faggiano (Tesoriere della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e Dirigente farmacista del Policlinico di Bari) e il dott. Vito Michele Domenico Novielli (Presidente Federfarma Bari Città Metropolitana) sul tema “La farmacia a servizio del territorio e farmacologia di genere”.
Il ruolo del farmacista nella comunità è estremamente importante in quanto svolge molteplici funzioni che vanno ben oltre la semplice dispensazione di farmaci. Il farmacista è un professionista della salute, fornisce consulenza e supporto ai pazienti, migliora la loro salute ed il loro benessere.
Di pari passo il farmacista è spesso uno dei primi punti di contatto per i pazienti che hanno bisogno di cure o consigli e può aiutare a individuare problemi che richiedono l’attenzione di un medico. Inoltre educa il paziente sul corretto utilizzo dei farmaci e sulle possibili interazioni tra di essi.
La dott.ssa Faggiano ha posto l’accento su quanto dettato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla medicina di genere: le recenti evidenze scientifiche hanno accertato come occorra fornire cure mediche differenziate in base sia al sesso biologico sia alle caratteristiche di genere di una persona, riconoscendo che le malattie possono manifestarsi in modo diverso.
Mentre il sesso biologico è determinato dalla biologia, il genere è influenzato da fattori sociali, culturali e individuali, come l’educazione, l’ambiente sociale e culturale in cui cresciamo e può variare a seconda dell’epoca storica in cui si vive. La medicina deve accettare il genere come un concetto separato dal sesso biologico, poiché il genere può influenzare la salute e il benessere di una persona in modi diversi rispetto al sesso biologico. Ad esempio, le differenze di genere possono influenzare la suscettibilità a determinate malattie, la risposta ai trattamenti medici e la percezione dei sintomi (la relatrice ne ha descritto numerosi esempi).
Il dott. Novielli ha ripercorso la storia della farmacia che ha subito trasformazioni notevoli.
In passato le farmacie erano principalmente luoghi dove si vendevano farmaci e rimedi tradizionali. Oggi offrono una vasta gamma di servizi e la digitalizzazione ha avuto un impatto significativo, permettendo alle farmacie di integrarsi maggiormente nel sistema sanitario, basti ricordare la stampa del green pass nel pieno della pandemia COVID19 o la prenotazione di esami o consulenze mediche presso le strutture sanitarie.
Con questa sintesi della serata, conclusasi con un acceso dibattito, il dott. Novielli cita la Sentenza n. 111 del 4.1.2021 del Consiglio di Stato, che si è definitivamente pronunciato sull’odierno ruolo assunto dalla farmacia: “…non più astretto nella funzione “commerciale” di erogazione dei farmaci, ma, più vastamente, definibile quale “Centro sociosanitario polifunzionale a servizio delle comunità nonché come punto di raccordo tra Ospedale e territorio e front office del Servizio Sanitario Nazionale”.