Colonnine porta dispenser igienizzanti

Nella “giornata dei Rotariani” (13 giugno 2020), i Rotary Club metropolitani della città di Bari (Bari, Bari Ovest, Bari Sud, Bari Castello, Bari Mediterraneo) hanno donato alcune decine di colonnine porta dispenser igienizzanti che saranno posizionate sul territorio. Una iniziativa di servizio alla comunità che si aggiunge alle altre portate avanti nel corso dell’emergenza sanitaria.

Be careful! Ants! Alla scoperta del fantastico mondo delle formiche

Durante l’incontro tenutosi giovedì 27 febbraio presso l’Hotel Palace di Bari, si è parlato di un particolare taxon di animali, ma quale? Di un gruppo di insetti! Sembrerebbe strano che non si sia parlato di simpatici pennuti o di amici pelosi, ma invece è proprio così, si è parlato di un peculiare gruppo di insetti, precisamente della famiglia delle Formicidae, le formiche.
Le formiche sono animali estremamente presenti nelle nostre vite, ma
stranamente molto spesso si conosce poco o niente della loro eco-etologia
e sulla loro biodiversità. Proprio per questi motivi, il dott. Manuél Marra, Operatore Didattico dell’Oasi LIPU Gravina di Laterza, ha avviato una serie di attività che hanno l’obiettivo di rafforzare le conoscenze e la sensibilizzazione della collettività nei confronti di questi bellissimi e utilissimi animali.
Durante il seminario si è parlato in primis degli aspetti eco-etologici di questi simpaticissimi insetti, i quali rappresentano una importantissima fetta, in termini di biomassa, della componente animale dell’intero Pianeta, pari a ben il 15-20% del totale.
Inoltre, questo taxon, è caratterizzato anche da una elevatissima biodiversità, ad oggi infatti se ne conoscono circa 13200 specie.
Un altro aspetto che è stato approfondito durante il seminario è la spiccata socialità che caratterizza questi insetti, manifestata con la formazione di colonie, ovvero vere e proprie società suddivise in caste: regine, operaie e maschi.
Come chiarito dal relatore le regine non rappresentano delle leader, ma bensì delle madri atte alla riproduzione, infatti è proprio dalla schiusa delle loro uova che nasceranno individui appartenenti a una di queste caste: maschi (riproduttori) e/o femmine (operaie o altre regine).
I maschi nella maggior parte dei casi si accoppiano una sola volta nell’arco della loro vita e successivamente muoiono, mentre le operaie possono vivere
anche fino a 1-2 anni; le più longeve sono le regine, le quali possono vivere anche un trentennio.
I fattori che influenzano lo sviluppo delle larve, e quindi la loro appartenenza a una delle caste sopradescritte, possono essere di varia natura, etologica (modalità di nutrizione e tipologia di nutrimento), ambienta le (temperatura) e genetica; a seconda delle necessità della colonia verrà
privilegiata una casta piuttosto che un’altra.
Ogni casta ha un compito specifico, le regine depongono le uova, i maschi sono riproduttori e le operaie si occupano della cura della regina, della cura della prole, della manutenzione, della difesa del formicaio e del reperimento del cibo. In pratica le operaie rappresentano il cuore pulsante del formicaio.
La colonia di formiche rappresenta quindi un superorganismo dotato di proprietà collettive emergenti, determinate dalla formazione di un gruppo, il
quale è in grado di autorganizzarsi, variando le scelte in base alle necessità.
L’autorganizzazione rappresenta sicuramente una modalità vantaggiosa, che consente alle nostre simpatiche amiche di superare agevolmente i problemi
a cui va incontro la colonia, e ciò si evince dalla notevole capacità che hanno di adattarsi ai più svariati contesti ambientali, ma anche dall’elevato numero
di specie che contraddistingue le formiche.
Un altro aspetto che è stato affrontato durante l’incontro sono le modalità di realizzazione del formicaio: si va difatti da formicai che hanno l’estensione di
70m2 a formicai di dimensioni molto ridotte, realizzati anche solo all’interno di una piccola ghianda!!!
E che dire delle loro notevoli capacità predatorie e di trasporto? Anche in questi casi la compartecipazione di più individui gioca un ruolo fondamentale
nella riuscita dell’impresa, un caso plateale è quello della formica Azteca andreae che grazie all’azione collettiva può catturare prede di dimensioni cospicue, che pesano anche fino a 13000 un’operaia!!!
Molto interessante è anche la capacità che hanno le formiche di stabilire interessanti relazioni con alcune piante o con altri insetti; le piante molto spesso forniscono delle vere e proprie “case” alle formiche (le domazie),
le quali ricambiano fornendo alle piante ospitanti protezione nei confronti di antagonisti erbivori. Si tratta di vere e proprie simbiosi che le formiche però possono mettere in atto anche con altre specie, questa volta animali, come nel caso di afidi e cocciniglie, le quali, in cambio di protezione, producono una sostanza di escrezione zuccherina, la melata, di cui le formiche vanno ghiotte,
si tratta di una vera e propria forma di allevamento, la trofobiosi.
Infine, vi sono anche relazioni in cui le formiche sono parassitate o in cui la simbiosi è leggermente a favore dell’altra specie simbionte, come ad esempio nel caso del ciliegio selvatico Prunus avium, il quale produce un nettare extrafiorale di cui le formiche rizzaculo – Crematogaster scutellaris – vanno molto ghiotte, in cambio le formiche proteggono il ciliegio selvatico dall’attacco di possibili erbivori.
Fin qui tutto normale, sembrerebbe uno scambio equo, ma non è proprio così, le formiche sono talmente ghiotte di quel nettare da modificare il proprio comportamento sociale, esse infatti riducono notevolmente le occasioni di ritorno al proprio formicaio e tendono a rimanere sull’albero per difenderlo tenacemente, diventando più aggressive nei confronti di chiunque si avvicini all’albero. In poche parole, sviluppano una vera e propria dipendenza
nei confronti del nettare extrafiorale prodotto dal ciliegio selvatico, che quindi si serve di loro come potente forma di lotta biologica nei confronti di eventuali
ospiti indesiderati.
Prima della chiusura il dott. Marra ha inoltre parlato di un interessante progetto di Citizen Science sulle formiche, denominato “School of Ants”. Il progetto, coordinato dal Laboratorio di Mirmecologia dell’Università degli Studi di Parma e dal MUSE di Trento, mira a raccogliere dati sulla biodiversità delle formiche in ambito urbano, e presto anche l’Oasi LIPU Gravina di Laterza fornirà il proprio contributo per la raccolta di ulteriori dati nel territorio pugliese.
La serata si è conclusa con un gradevole scambio tra il relatore e la platea presente, che ha mostrato interesse all’argomento e probabilmente da oggi riserverà alle formiche un’attenzione diversa rispetto al passato.

Adolescenti e famiglie oggi: la trasformazione dei vincoli tra genitori e figli

Moderatore Prof. Pasquale Chianura
Relatori Prof. Francesco Bellino, Prof. Nicola Cipriani,
Prof.ssa Patrizia Resta, Dott. Massimo Frateschi
Interclub a cura del RC Bari Ovest con RC Bari Sud e RC Bari Castello

Partirei da come cambiata la famiglia oggi: si è passati dal modello di famiglia genitoriale educante a quello centrato sulla coppia coniugale amorosa.
Pertanto la famiglia immutata per secoli (un uomo, una donna legati per la vita, più i figli) ha sviluppato negli ultimi vent’anni un nuovo volto: niente più padre
capo famiglia né principio di autorità.
Il declino dell’autorità paterna ha segnato il collasso della disciplina e del rispetto reciproco.
Di contro la figura materna diventa il modello tanto per i figli maschi che per le femmine, perché oggi è figura più completa e vincente.
Intanto inizia a delinearsi nella nuova famiglia un rapporto di forte complicità con i genitori; questi sono più preoccupati di farsi amare dai loro figli piuttosto che di educarli; più ansiosi di proteggerli che di sopportare il conflitto, spesso i genitori sono terrorizzati dall’idea di sbagliare, si sentono addosso gli occhi degli altri, si sentono giudicati, hanno paura per questo e spesso rinunciano ad ogni possibile intervento educativo. Pertanto gli adolescenti senza frustrazioni, senza No, senza ostacoli, crescono fragili, prepotenti e problematici.
Spesso vi è una profonda correlazione tra le aree problematiche dell’adolescenza e le aree problematiche della coppia genitoriale. Infatti l’adolescenza dei figli, talora, può creare sconvolgimenti nella coppia genitoriale che può vivere una specie di adolescenza di mezza età (midlescence); questo dipende dallo stato di salute del rapporto coniugale; se tale rapporto è problematico, l’adolescente cerca inconsapevolmente di proteggere i propri genitori nell’affrontare i problemi di coppia, attirando l’attenzione su di sé. In sintesi c’è un forte intreccio tra inadeguatezza dei genitori e disturbi psicologici dei figli.
Per entrare nello specifico delle funzioni genitoriali queste si sono notevolmente indebolite perché la figura maschile è al centro di se stessa e non più della famiglia. L’adulto di oggi infatti è completamente avvolto dai propri bisogni edonistici tanto da non riuscire più a differenziarsi rispetto alle problematiche del proprio figlio. È come se padri e figli si trovano oggi ad affrontare insieme lo svincolo della propria adolescenza.
Viviamo in un mondo che invecchia, ma allo stesso tempo appare sempre più giovane quasi “orizzontale”; spariscono le generazioni e le differenze tra
genitori e figli; oggi l’età matura contiene spezzoni dell’età precedente: emozioni, aspirazioni e desideri ai quali non si è più disposti a rinunciare. Quanto detto ci fa comprendere la crisi della famiglia tradizionale che incide sulla formazione dei nuovi individui e quindi dei nuovi genitori.
È finito il tempo in cui erano i sentimenti di colpa ad influenzare i nostri comportamenti, oggi a guidare molti di noi, adulti e adolescenti, è il nostro bisogno di visibilità sociale, di notorietà, di ammirazione continua.
Certamente il modo in cui genitori assolvono alle loro funzioni è profondamente collegato con la loro storia e la loro esperienza di figli; nonché con la relazione che esiste tra i loro genitori, e come questi hanno svolto le proprie funzioni genitoriali.
A sua volta quello che i genitori si aspettano l’uno dall’altro come genitori dipende dalla rappresentazione che ognuno di essi ha delle funzioni materne e
paterne e dal modo in cui il coniuge si rappresenta e svolgere la propria funzione: ognuno di essi sarebbe un genitore diverso con un coniuge diverso.
Che dire poi delle famiglie oggi: è finito il modello unico, si sperimentano nuovi modi per vivere insieme, meno vertistici, più collaborativi.
I single aumenteranno sempre di più, peraltro sembrano soddisfatti, sono coesi, solidali. Nascono pochi bambini e l’età in cui si diventa genitori è molto elevata (minimo 32 anni). Ci si sposa di meno, si convive di più e le unioni si dissolvono con maggiore facilità. Il 70% dei figli vivono con genitori almeno fino a 30 anni.
Essere adultescenti: la conformità tra genitori e figli nel modo di abbigliarsi ci dà l’idea della percezione che gli uomini e le donne hanno di se stessi; come se l’adolescenza può essere una mentalità, un modo di atteggiarsi che può permanere a lungo anche dopo la giovinezza.
Gli adulti che non vogliono crescere rappresentano una tipologia sempre più frequente nelle ultime generazioni tanto che l’Oxford Dictionary ha coniato il neologismo “Adultescente”, ovvero una persona di mezza età i cui vestiti, interessi e attività sono tipicamente associati alla cultura giovanile.
Sono molto aumentati i single (8,5 milioni) e i divorzi. I matrimoni civili hanno superato quelli religiosi (perché aumentano le seconde nozze), ci si sposa
sempre meno e più tardi, crescono le convivenze (oggi quasi un milione e mezzo), il numero di figli continua a calare (è sceso a 1,29 per donna). Sono
cambiate le relazioni tra le generazioni, meno gerarchiche, più paritarie.
Per tutte le suddette ragioni la famiglia contemporanea produce molto più che in passato psicopatologia nei figli.
Peraltro sono cambiate le forme patologiche che fanno il loro esordio in adolescenza oggi, in quanto caratterizzate da patologie più gravi, rispetto a
ieri, come disturbi alimentari, difficoltà nel reggere la frustrazione e lo stress, discontrollo degli impulsi eccetera.
La nostra è diventata la società del narcisismo, basata sul successo e sul consenso. I modelli vincenti sono l’azione al posto della riflessione, il futuro al posto del passato, il tutto e subito al posto dell’impegno nel tempo.

Pasquale Chianura

La distanza sociale: dal concetto ad uno studio sulla città metropolitana di Bari

Relatore Prof. Carmine Clemente

Il concetto di distanza sociale si fa strada all’interno della psicologia sociale e della sociologia grazie alla riflessione di Bogardus, sociologo americano nato
nel 1882 nell’Illinois, professore universitario, presidente dell’American Sociological Association, attento studioso delle questioni razziali, uno dei principali dilemmi sociali dell’America a lui contemporanea.
Egli sviluppa ed elabora nel 1926 la scala sociale attraverso la collaborazione di 25 università americane, ripetuta ogni decennio fino al 1966, considerata
uno degli strumenti della storia sociale e della cultura americana.
Bogardus, attento studioso del fenomeno immigrazione, elabora a livello metodologico la relativa scala di misurazione e la variabile spaziale assume
una dimensione centrale nel concetto di distanza sociale, che si concretizza in distanza etnica, occupazionale e religiosa.
La distanza sociale è in grado di comprensione empatica che caratterizza la relazione tra persona e persona, tra persone e gruppo, tra gruppo e gruppo,
permea la vita sociale in ogni suo aspetto ed è presente in tutti i contatti che avvengono tra persone e include sia la vicinanza che la lontananza sociale.
Il fenomeno dell’immigrazione in America fece sì che i piccoli centri diventassero metropoli (vedi Chicago) e che quindi lo sviluppo richiedesse regole (ad esempio piani regolatori per gli spazi urbani).
La nostra città di Bari dal 1921 al 1951 raddoppia come popolazione. Il piano regolatore viene studiato su una concentrazione urbana di Bari.
La Città Metropolitana nasce nel 2015 con i Municipi e la conseguente programmazione dei servizi sociali rivolta ai quartieri San Paolo, Poggiofranco e Madonnella al fine di valutare e ridurre le distanze sociali.

Service Metropolitano per il Conservatorio Niccolò Piccinni

(estratto dalla Rivista Pentagrammi a cura di Adriana De Serio RC Bari)

…Il Conservatorio barese, con l’attuale Direttore M° Corrado Roselli, ha inoltre intessuto proficue relazioni con i cinque Rotary Club metropolitani, i quali hanno dedicato un imponente service agli allievi del Conservatorio, offrendo cinque borse di studio a studenti meritevoli selezionati da apposite  commissioni di ciascun Dipartimento del Conservatorio.
Le borse di studio sono state consegnate ai giovani durante la serata del concerto d’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 del Conservatorio barese, alla presenza del M° Roselli, della Presidente prof. avv. Marida Dentamaro, dei cinque Presidenti rotariani (ing. Michele Vinci, RC Bari; avv. Fabio Ruggiero, RC Bari Ovest; ing. Roberto Scaravaglione, RC Bari Sud; dott. Pietro Schino, RC Bari Castello; avv. Alessandro Amendolara, RC Bari Mediterraneo).
Hanno ricevuto borse di studio gli allievi: Gaia Damiana Minervini (pianoforte
– Dip. di Strumenti a Tastiera e a Percussione); Maria Serena Salvemini (violino – Dip. di Strumenti ad Arco e a Corda); Giuseppe Barione (corno – Dip. di Strumenti a Fiato); Alessandro Ciracì (composizione – Dip. di Teoria e Analisi
musicale, Direzione e Composizione); Pier Carmelo Alfeo (musica elettronica – Dip. di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali); Vincenza Bronzuoli (didattica – Dip. Di Didattica della Musica); allievi costituenti il Gruppo Madrigalistico
(canto rinascimentale e barocco – Dip. di Musica Antica); allievi costituenti il cast dell’opera «Gianni Schicchi» di Giacomo Puccini (canto – Dip. di Canto e
Teatro Musicale).
Il concerto inaugurale dell’anno accademico ha rappresentato quindi, per il Conservatorio di Bari, e anche per il tessuto umano del territorio, un evento storico, sociale, culturale, non solo in quanto ha ospitato la realizzazione del service che ha registrato l’unanime interclub rotariano, ma anche poiché l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, protagonista della serata musicale, è stata diretta dal M° Michele Marvulli…

Incapacità psichica e nullità del matrimonio in chiesa: casi pratici e nuovi orientamenti

Il relatore ha evidenziato che l’incapacità psichica rappresenta il capo di nullità più usato in tutto il mondo del diritto canonico e in particolare si estrinseca
nel vizio di mente che viene visto come forma di nevrosi e non solo psicosi e si ricerca, nel momento in cui è sorto il matrimonio, come valore assorbente.
Oggi si tende a concepire la crisi matrimoniale in maniera paritetica e condivisa e i casi più interessanti sono quelli che evidenziano difetti
a) di discernimento circa i diritti e i doveri matrimoniali
b) di natura psichica tali da non consentire di assumere impegni matrimoniali (es. gelosia patologica, forme depressive ansiose e paranoiche quali paura di futuro tradimento ossessivo).

Visita del Governatore Sergio Sernia

Serata di festa per la visita del governatore Sergio Sernia e della gentile consorte Maria Grazia Iannuzzi.
L’atmosfera che ha regnato durante tutto l’incontro è stata di grande amicizia e cordialità e l’organizzazione della cena e dei tavoli è stata curata con grande attenzione e particolare gusto riscuotendo grande consenso e successo tra i partecipanti.
Il Governatore ha illustrato l’azione rotariana sin qui svolta e gli obiettivi che intende perseguire nel corso del proprio anno di intesa con quanto indicato dai vertici del Rotary International.
“Connessione” è stato ed è il suo motto. Connessione è interfacciarsi con il mondo esterno ed incidere attraverso i valori espressi da Rotary nel sociale con azioni concrete e, quindi, attraverso i service.
Ha invitato tutti i presenti e i rotariani del Distretto alla prossima riunione distrettuale a Foggia il 29 febbraio prossimo sul tema “Agricoltura”.
Al termine della serata il Presidente ha offerto il contributo del club al Service che la consorte del governatore sta portando avanti e che riguarda aiuto ai disabili.

Intelligenza artificiale: l’impatto delle nuove tecnologie

In apertura di serata il Presidente Fabio Ruggiero ha informato i soci dei risultati delle elezioni tenutesi giovedì scorso e il consigliere segretario Pietro Cassano ha letto i nominativi degli eletti e poi è passato alla presentazione del tema della serata: “Intelligenza artificiale: l’impatto delle nuove tecnologie”,  relatore Nicola Marco Abbate.
La conversazione ha inteso chiarire il ruolo rivoluzionario che l’intelligenza artificiale svolgerà nella nostra vita, dal momento che gli studi in questo
settore, iniziati nel 1956 con l’avvento dei computer, progrediscono con grande rapidità. Il relatore ricorda come il primo vero successo dell’intelligenza artificiale sia stato quello che ha visto il confronto tra Deep Blue, una macchina realizzata dalla IBM, ed il campione di scacchi allora incarica Garry Kasparov. Anche se i primi incontri furono vinti dall’uomo, i continui miglioramenti apportati al sistema di apprendimento di Deep Blue assicurarono alla fine la vittoria della macchina.
Ulteriori applicazioni del sistema di intelligenza artificiale sono quelle utilizzate sui veicoli, in grado oggi di guidare senza conducente. Ancora più sorprendenti
sono i risultati nel campo della medicina: il sistema Deep Mind Health è in grado di analizzare milioni di informazioni mediche in pochi minuti, velocizzando i processi sanitari di natura clinica e diagnostica. Per monitorare se i pazienti stanno seguendo le terapie prescritte c’è poi AiCure.
Quale sarà il futuro? Se è vero che con l’uso massivo dell’intelligenza artificiale sarà possibile perdere ulteriori posti di lavoro è anche vero che nasceranno
nuove tecnologie di figure professionali I veri problemi Dunque saranno quelli di natura etica: il corretto uso delle macchine nel rispetto dell’uomo.

Le dimore storiche: risorse… o peso…?

In una cornice affollata dalla presenza di numerosi soci ed ospiti, i relatori intervenuti ci hanno intrattenuto sul tema “Dimore storiche – risorse o peso?” .
Il titolo della relazione è stato volutamente scelto per gli spunti critici che l’argomento suscita.
Il notaio Consiglio ha illustrato a grandi linee la normativa fiscale che ha regolamentato le dimore storiche, normativa che è stata favorevole per i
privati fino al governo Monti.
Successivamente i vantaggi si sono notevolmente ridotti per i privati tanto che la gestione di dette dimore appare oggi estremamente onerosa rischiando
di far comparire un patrimonio artistico e storico italiano di grande fascino e importanza.
La Soprintendente Piccarreta ha illustrato gli interventi pubblici a cui attivamente i privati possono accedere. Si tratta comunque di finanziamenti
in conto interesse per ristrutturazioni e quindi presuppongono un utilizzo del cespite che giustifichi il rientro dei capitali investiti.
Ha seguito la relazione un vivace dibattito tra i presenti.

Festa di Natale

La serata dello scambio degli auguri si è svolta in una cornice raffinata ed elegante e in una atmosfera di vivace cordialità grazie alla partecipazione
di numerosi soci e dei loro graditi ospiti.
Il Presidente, dopo aver salutato tutti i presenti, ha introdotto la figura di Don Mario Persano, sacerdote impegnato da sempre in contesti difficili, primo tra
tutti quello dell’Istituto Oncologico di Bari dove, da anni, svolge il delicato compito di assistenza morale e spirituale degli ammalati. Il discorso del relatore è stato imperniato sul tema della felicità, come bene fondamentale nella vita dell’uomo, da raggiungere non certo nell’aspettativa mondana di beni e riconoscimenti terreni, quanto nella ricerca dei valori cristiani di amore, fratellanza e perdono.

A concludere la serie degli interventi l’assistente del governatore, Antonio Guida, che ha rivolto un affettuoso augurio a tutti i presenti auspicando al Club Bari Ovest un anno Prospero e ricco di iniziative.
La serata è stata allietata, oltre che da un’ottima cena, da una lotteria organizzata dal Presidente che ha generosamente messo a disposizione una serie di premi specificando che il ricavato dei 100 biglietti venduti al costo di €5 sarà devoluto ad un service in via di definizione.