Crisi e riforma della giustizia

Giovedì 19 maggio alle ore 20,00 presso l’Albergo delle Nazioni e su piattaforma Zoom si è svolta la Tavola rotonda su “Crisi e riforma della giustizia” coordinata dal PDG Avv. Vito Andrea Ranieri. Sono intervenuti: Eccellenza dott. Francesco Cassano, Presidente della Corte d’Appello di Bari; Avv. Cassazionista Francesco D’Alessandro; Avv. Guglielmo Starace, Presidente della camera Penale di Bari; dott.ssa Isabella Ginefra, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Larino.

Riunione Interclub promosso dal Rotary Club Bari Ovest con i Rotary club metropolitani Bari, Bari Sud, Bari Mediterraneo.

Il Presidente Prof. D’Abbicco apre la riunione e cede la parola al consigliere segretario Prof. Carmine Clemente per le notizie di segreteria.

Al termine il Presidente introduce brevemente i relatori e chiede al PDG Avv. Ranieri di dare inizio alla serata assumendo le funzioni di coordinatore della tavola rotonda.

Ranieri pone un caloroso ringraziamento agli ospiti che animeranno la Tavola rotonda e passa subito al dibattito della serata introducendo alcune questioni controverse sul progetto di riforma “Cartabia” e su questo invita i relatori a prendere la parola.

Il dott. Francesco Cassano e successivamente gli altri relatori si soffermano su alcune questioni e ricordano come il settore della giustizia sconti un periodo lunghissimo di stato di crisi e pone l’accento sull’esigenza primaria a cui deve tendere la giustizia e cioè l’interesse dei cittadini. Brevemente viene sottolineato che la riforma in questione tende a occuparsi di riformare la magistratura e i suoi rapporti con la politica più che il suo funzionamento. Alcuni fenomeni sociali (mafia, terrorismo, Mani Pulite) hanno come effetto quello di impegnare moltissimo la magistratura che accresce la propria visibilità e riceve consenso sociale e popolare. Questa riforma pone luci e ombre e tutti i relatori ne mettono in evidenza alcuni aspetti, soffermandosi sui diversi punti di osservazione di magistrati e di avvocati come attori che danno impulso al sistema giudiziario. Alcuni settori rilevanti della riforma si occupano dalla necessità di rendere più veloci i processi civili e di intervenire nei confronti della famiglia. Sono evidenziati aspetti positivi e nodi che rimangono.

Il Presidente si unisce ai ringraziamenti e soprattutto ringrazia l’Avv. Ranieri per aver organizzato e coordinato la tavola rotonda. Dopo aver fatto dono dei gagliardetti ai relatori insieme ai Presidenti che hanno partecipato a questo evento Interclub prende la parola il governatore Avv. Gianvito Giannelli per le considerazioni finali. Questi ringrazia tutti i relatori, le autorità rotariane e tutti gli intervenuti per la serata e per aver trattato il tema molto importante della giustizia e della cultura giuridica. Alle 22.45 la riunione è chiusa.

L’attività del centro antiviolenza

https://youtu.be/BEz0Hn2HjXo

Giovedì 5 maggio alle ore 20,30 presso il Grande Albergo delle Nazioni e su piattaforma Zoom si è svolta la riunione su “L’attività del Centro Antiviolenza”. Sono intervenute la dott.ssa Francesca Bottalico, Assessora alla Città solidale e inclusiva del Comune di Bari e la dott.ssa Marika Massara, Psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice del Centro Antiviolenza dell’Assessorato.

Riunione Interclub promossa dal Rotary Club Bari Ovest con il Rotary Club Bitonto – Terre dell’Olio – e l’Inner Wheel Bari Levante.

Dopo l’apertura della riunione e la lettura delle notizie del Club da parte del consigliere segretario Prof. Carmine Clemente, il Presidente Prof. D’Abbicco introduce il tema e le relatrici della serata. E’ seguito un incontro partecipato su un tema delicato ma di forte impatto e complesso, in quanto la violenza di genere attraversa la vita delle persone in maniera assolutamente trasversale, indipendentemente dalla condizione sociale, dal grado di istruzione e dall’età, vedendo coinvolte già le adolescenti per mano dei propri compagni, anch’essi adolescenti, così come le donne anziane o disabili.

L’Assessora dott.ssa Bottalico, pedagogista con pluriennale esperienza di educatrice di minori a rischio di devianza nei quartieri periferici della città, ha delineato l’esperienza del Centro Antiviolenza, peraltro uno dei pochissimi centri pubblici esistenti sul territorio italiano, ricordando anche la sua attività quale operatrice di prima accoglienza del centro Albachiara, prima struttura comunale di contrasto alla violenza che prendeva il nome da Alba e Chiara, vittime di femminicidio in quegli anni.

L’attività del Centro, frutto di un impegno -anche politico- che negli ultimi venticinque anni è cresciuto senza soluzioni di continuità, oggi riguarda sia il contrasto alle violenze, sia l’attività di reinserimento e restituzione/ricostruzione del vissuto delle donne accolte.

Il Centro si avvale di specialisti di alta professionalità che operano per la tutela e protezione delle vittime delle violenze, fornendo sostegno psicologico, assistenza legale, accompagnamento all’ascolto ma anche supporto per recuperare o costruire competenze che possano garantire una indipendenza economica.

La difficoltà di denunciare la violenza può derivare, infatti, oltre che dalla paura o dalla vergogna personale e sociale, anche dalla mancanza di autonomia economica, che blocca emotivamente e materialmente la reazione delle vittime, molto spesso non in grado di provvedere al sostentamento proprio e della prole.

L’attività del Centro non dimentica, inoltre, la fondamentale azione di educazione alle differenze e al superamento degli stereotipi, con attività che vengono svolte già nei centri ludici della prima infanzia: prima si interviene e prima si agisce il cambiamento.

La Dott.ssa Massara, psicologa-psicoterapeuta e già giudice onorario minorile, ha invece focalizzato l’attenzione sulle attività concretamente svolte dal Centro Antiviolenza, che opera, anche contemporaneamente, su molteplici piani.

Ogni intervento parte dall’ascolto “non giudicante” della donna che chiede aiuto, un ascolto che le consenta di aprirsi e raccontare la propria storia senza il timore di non essere creduta; cui segue una analisi del rischio, con individuazione immediata del programma di intervento per la tutela e protezione, che può comprendere anche la richiesta di un divieto di avvicinamento o l’inserimento in strutture protette o case rifugio.

Il centro fornisce consulenza legale con avvocati specializzati e l’accompagnamento alla denuncia, per supportare le vittime già nella prima fase di rappresentazione alle forze dell’ordine della violenza subita, della sua evoluzione e durata nel tempo, e dei conseguenti stati di angoscia e paura vissuti.

Al contempo, viene fornito sostegno psicologico in quanto una vittima di violenza, specie se di lungo corso, è una persona che ha visto minare la propria incolumità fisica ma anche la propria autostima, che non crede più in sé stessa a causa delle umiliazioni e vessazioni subite e del trauma emotivo.

Terminato lo stato di emergenza si avvia la seconda fase di intervento, che consiste in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, che può essere agevolato, anche in maniera “creativa”, ad esempio, dalla frequenza di corsi laboratoriali per l’acquisizione di nuove competenze per favorire l’occupazione, o dallo stanziamento di sussidi come le “borse alloggio” per l’iniziale pagamento dell’affitto o delle utenze, o anche da esperienze di co-housing tra donne per una condivisione delle spese ma anche della socialità.

Una attività complessa, quindi, che richiede un duplice impegno: il lavoro di ricostruzione ed evoluzione da parte della donna vittima di violenza, per spezzarne il ciclo e superare copioni che si replicano tra le generazioni che la violenza l’hanno vissuta o agita; e il lavoro di formazione positiva ed inclusione da parte della società, di tutto noi.

Numerosi gli interventi e le domande poste alle relatrici, che hanno sottolineato l’importanza della vicinanza da parte della comunità, e come aiutare ad acquisire consapevolezza del fenomeno ed imparare a leggere gli indicatori della violenza possa aiutare a salvare una vita. La riunione si chiude dopo l’intervento del prof. A. Quaranta, Assistente al Governatore.

Sintesi a cura della responsabile del club per i temi etici, Avv. Marina Pietropoli.

Donazione alla caritas per i meno abbienti

Il Rotary Club Bari Ovest ha donato la somma di 2500 euro, proveniente da fondi residui dell’anno rotariano 2020-21 (Presidente Prof. Antonio Quaranta) alla Caritas Diocesana Bari-Bitonto, interfacciandosi con Don Francesco Lanzolla, parroco della Parrocchia Cattedrale di Bari, responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia, per destinarli alle necessità dei meno abbienti.

Donazione all’APLETI

Il Rotary Club Bari Ovest ha donato la somma di 1000 euro, proveniente da fondi residui dell’anno rotariano 2020-21 (Presidente Prof. Antonio Quaranta) all’Associazione Pugliese Lotta Emopatie e Tumori Infantili (APLETI), attiva presso l’Unità Operativa Complessa di “Pediatria ad indirizzo Onco-Ematologico” del Policlinico di Bari.

Sponsorizzazione al RYLA 2021-22

Nel 2021-22, il Rotary Club Bari Ovest ha sponsorizzato la partecipazione al RYLA (Rotary Youth Leadership Awards) del Distretto 2120, del dott. ric. Giovanni Girardi, giovane matematico in servizio presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bari con un assegno di ricerca dell’INdAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica).

Inizio e conclusione del RYLA

Il 7 aprile 2022, durante la riunione ordinaria del Rotary Club Bari Ovest, il dott. Girardi ha raccontato dell’esperienza vissuta, ringraziando il club per la possibilità di partecipare a questo seminario formativo.

Il resoconto del Dott. Girardi sul RYLA al Rotary Club Bari Ovest

Progetto in Africa “Nascere con un sorriso”

Nell’anno 2021-22, il Rotary Club Bari Ovest è stato promotore del progetto “Nascere con un Sorriso”, presentato in lingua inglese con il nome “The first gift is a smile – safe childbirth for mothers and newborns” alla Rotary Foundation, e finanziato dal Global Grant 2232469 dell’importo di 40300 dollari americani.

Il progetto riguardava il reparto di Maternità del Centro Medico Saint Joseph, sito nel Comune di So-Ava, nella Repubblica del Benin, in Africa, che serve un gran numero di abitanti che dovrebbero affrontare un viaggio lungo e difficile per raggiungere il più vicino ospedale attrezzato.

L’obiettivo principale era di ridurre il tasso di mortalità materno-infantile, in particolare fornendo assistenza durante la gravidanza, identificando in tempo utile i parti che necessitano di intervento chirurgico, fornendo assistenza rianimatoria neonatale, fornendo dei pannelli solari per il funzionamento dei macchinari.

Una delle riunioni per pianificare il progetto

Oltre ai pannelli solari, il progetto ha finanziato l’acquisto di: un cardiotocografo, uno spettrofotometro, una lampada per fototerapia, una incubatrice, un lettino ginecologico, una macchina sterilizzatrice per gli strumenti chirurgici, e una fotocopiatrice.

I pannelli solari donati con il GG 2232469
Il cardiotocografo donato con il GG 2232469
Spettrofotometro donato con il GG 2232469
L’incubatrice e la lampada per fototerapia donata con il GG 2232469
Il lettino ginecologico donato con il GG 2232469
La sterilizzatrice donata con il GG 2232469
La fotocopiatrice donata con il GG 2232469

Nell’ambito del progetto, è stata prevista la formazione a costo 0 all’utilizzo dei macchinari forniti, formazione erogata dai rotariani Italiani che hanno programmato di visitare il Benin come servizio volontario. Nell’ambito del Training Plan, è stato previsto un corso intensivo di 5 ore di attività di analisi di laboratorio con lo spettrometro, a cura del dottor Luigi Ceci (Rotary Club Bitonto – Terre dell’Olio), Direttore della Clinica di Patologia e Microbiologia della ASL Barletta – Andria – Trani, e un corso intensivo di 16 ore per l’addestramento all’utilizzo del cardiotocografo e della lampada per fototerapia, a cura della dottoressa Maria Rosa Giangrande (RC Monopoli), dirigente di Ginecologia presso il San Giacomo di Monopoli, specialista in Ostetricia e Ginecologia – fisiopatologia riproduttiva. E’ previsto anche che eventuale formazione aggiuntiva che dovesse rendersi necessaria possa essere erogata a distanza.

Al termine del corso di formazione, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e somministrati i questionari di apprendimento e valutazione.

L’interesse per la formazione erogata è stato così grande da attrarre anche ostetriche da altri centri vicini per un corso di aggiornamento.

Il progetto è stato finanziato dalla Rotary Foundation, in quanto ne rispettava gli alti standard, poiché:

  • prevedeva una partnership con un Rotary Club locale (il Rotary Club Cotonou Marina) e un diretto coinvolgimento dei rotariani nell’attuazione del progetto
  • rispondeva a un’esigenza nata da bisogni reali della comunità e con modalità di attuazione che rispettino il contesto culturale, sociale e religioso del luogo
  • era sostenibile nel lungo periodo, in quanto forniva alla comunità aiutata gli strumenti per migliorare autonomamente la propria condizione a lungo termine
  • prevedeva che i risultati sperati e ottenuti venissero misurati in modo obiettivo e quantificabile (mediante statistiche, sondaggi, questionari), in modo da rendere più incisiva ed efficace l’azione rotariana
  • i beni erano tutti acquistati da produttori locali, per creare un circolo virtuoso e anche garantire una adeguata manutenzione in loco

I contatti primari del progetto erano il Presidente del Rotary Club Bari Ovest Prof. Marcello D’Abbicco e il delegato del Rotary Club Cotonou Marina Philippe Alihonou. L’accordo legale per la realizzazione del progetto è stato firmato dal Presidente D’Abbicco e dal Presidente del Rotary Club Cotonou Marina Carius Tchededji. Il Progetto è stato autorizzato dal DGN Ing. Vincendo Sassanelli, Presidente della Commissione Rotary Foundation del Distretto 2120 e dal Presidente della Commissione Rotary Foundation del Distretto 9102 Ari Toubo Ibrahim.

Il progetto, promosso dal Rotary Club Bari Ovest in collaborazione con il Rotary Club Cotonou Marina è stato finanziato dai seguenti club Rotary (USD = dollari americani):

  • Bari Ovest (4605 USD)
  • Milano Duomo (3000 USD)
  • Bari (2000 USD)
  • Bari Mediterraneo (2000 USD)
  • Bari Sud (2000 USD)
  • Bitonto – Terre dell’Olio (2000 USD)
  • Grenoble (1605 USD)
  • Monopoli (1284 USD)
  • Bari Castello (1005 USD)
  • Putignano – Trulli e Grotte (1000 USD)

Inoltre è stato finanziato dai Fondi Distrettuali Designati dei seguenti Distretti Rotary

  • 2120 – Puglia e Basilicata (5000 USD), Governatore Prof. Avv. Gianvito Giannelli
  • 2041 – Milano (4000 USD), Governatore Avv. Manlio Alberto Grassi
  • 9102 – Ghana, Togo, Benin, e Niger (2000 USD), Governatrice Rufine Lima Quenum

Infine, ha ricevuto un finanziamento di 8800 USD dal Fondo Mondiale Programmi della Rotary Foundation.

Si è tenuta una cerimonia di consegna ufficiale, con la presenza di tutti gli organi di stampa locali, in cui è intervenuta la Governatrice Rufine Lima Quenum del Distretto Rotary 9102.

Sostegno all’Ucraina

Il Rotary Club Bari Ovest ha sensibilizzato i suoi soci alla donazione in favore delle popolazioni in Ucraina, contribuendo sia alla raccolta fondi organizzata dal Distretto 2120 sia alla raccolta fondi indetta dal Governatore del Distretto 2232 – Bielorussia e Ucraina.

Locandina del burraco di beneficenza promosso dal Rotary Club Bari Sud, in interclub coi club metropolitani di Bari

60° Anniversario del Rotary Club Bari Ovest

Il giorno 31 marzo 2022, presso la Sala Ricevimenti Zonno e via zoom, si sono tenute le celebrazioni del 60° anniversario del Rotary Club Bari Ovest. Hanno partecipato in qualità di ospiti del club il Governatore Prof. Avv. Gianvito Giannelli e numerosi governatori passati e futuri del Distretto 2120 -Puglia e Basilicata- del Rotary International, l’Assessore al comune di Bari, dott.ssa Ines Pierucci, in rappresentanza del Sindaco Ing. Antonio Decaro, il dottor Filippo Anelli, Presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, e numerose autorità rotariane, rotaractiane e dell’Inner Wheel.

Un breve servizio è stato realizzato dal TGnorba: http://www.norbaonline.it/ondemand-dettaglio.php?i=126491&parte=1

Il consigliere segretario Prof. Carmine Clemente ha salutato i numerosi ospiti del club e passato la parola al Presidente Prof. Marcello D’Abbicco. Il Presidente ha ringraziato tutti i partecipanti in presenza e coloro che seguivano l’evento via zoom, e, dopo aver passato la parola all’Assessore dott.ssa Ines Pierucci, che ha portato il saluto del Sindaco, ricordando che tutti i rotariani e ospiti presenti rappresentano un pezzo importante della nostra città. L’Assessore condivide il pensiero che il 60° anniversario rappresenta 60 “carezze del tempo”, necessarie e che sostengono l’amministrazione pubblica con tante attività; soprattutto in un momento come questo di incertezza e paura, è necessario rispondere con la cultura.

Il Presidente ha aperto la riunione condividendo un suo ricordo di come il Rotary Club Bari Ovest sia sempre stato un luogo dove sentirsi a casa e ritrovare quei valori rotariani che ha sempre vissuto e fatti suoi, quei valori di servizio, amicizia, correttezza che devono sempre ispirare i rotariani. Il Bari Ovest, ricorda il Presidente, è un club di antiche e importanti tradizioni, ma con lo sguardo anche rivolto ad accogliere le innovazioni e le sfide del Rotary International, un club con un passato prestigioso alle spalle e un luminoso futuro davanti a sé. In questi 60 anni, il Bari Ovest è stato promotore di tante iniziative e molti progetti di servizio alla comunità, anche pluriennali; il bello del rotary è che offre ai soci opportunità e strumenti per creare progetti, per donare le proprie capacità professionali e di leadership.

Il Presidente D’Abbicco ricorda che quest’anno il Bari Ovest è stato capofila di un importante progetto destinato a un centro medico in Africa, “The first gift is a smile” – “Nascere con un sorriso”, approvato in via definitiva dalla Rotary Foundation con la sovvenzione “Global Grant 2232469” di 40’000 dollari americani, proprio il giorno precedente a quello in cui ricorreva il 60° della prima riunione del club. Proprio per ribadire l’importanza per il nostro club di avere un global grant coordinato dal Rotary Bari Ovest, il Presidente ha invitato alla celebrazione i Presidenti che hanno partecipato al progetto, ringraziandoli.

Il Presidente ha poi ricordato due figure chiave nel Rotary club Bari Ovest: il PDG Avv. Francesco Tatò, il cui motto era “Tu sei la chiave”, parole che volevano ribadire il ruolo cruciale che ogni rotariano è chiamato a svolgere nella società civile, e il PDG Avv. Franco Interesse, che in suo scritto riportava la frase “Con umiltà, ma con fermezza ed entusiasmo”, rappresentando alcuni dei principi cardine dell’essere rotariano. Il Presidente ricorda commosso di aver avuto l’onore di essere presentato al club dal PDG Avv. Franco Interesse esattamente 12 anni prima, nel marzo 2010.

Il Presidente ricorda poi che il Rotary è parte integrante della società e per mostrare come non siamo isolati in una torre d’avorio ha voluto dedicare l’apertura di questa importante serata a un gesto simbolico, ma un simbolo carico di significato. Due anni fa l’umanità intera è stata colta alla sorpresa da un nemico terribile, un virus senza precedenti nella storia umana che ha colpito con violenza chi siamo e ha messo in crisi la nostra stessa società basata sui rapporti umani e sullo stare insieme. Una crisi non solo sanitaria, ma anche etica e psicologica, che ci ha costretti a isolarci, rinunciando a stare con i nostri affetti più cari, una crisi che ci ha privato di tante, anche troppe, libertà.

In questo momento buio, ricorda il Presidente D’Abbicco, tanti hanno compiuto sacrifici e atti di generosità e dono verso gli altri, ma una categoria in particolare è stata in prima linea e ci ha permesso di reggere l’urto; non si tratta di santificare nessuno, ma di riconoscere l’abnegazione dei medici e del personale sanitario che ha reso onore ai più alti valori della professione medica.

Per questo a nome del Rotary Club Bari Ovest il Presidente comunica di aver richiesto il Certificato di Apprezzamento della Rotary Foundation, equivalente alla Paul Harris Fellow per le associazioni, identificando il destinatario di questo riconoscimento, simbolicamente destinato a tutti i camici bianchi, nella Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. Ha quindi Chiamato il Presidente dott. Filippo Anelli, per consegnargli il certificato e la targa.

Dopo un lungo applauso, il dott. Anelli è intervenuto per ringraziare a nome di tutti i medici Italiani, molti presenti anche in questa serata. Anelli ricorda che, come diceva il Presidente D’Abbicco, la pandemia non è terminata, e che i medici non si sono tirati indietro, affrontando un virus ignoto, una malattia di cui non si sapeva nulla, con migliaia di persone che affollavano gli ospedali, in un momento in cui si era all’apice di una politica di tagli alla sanità, che avevano portato a riduzioni nell’organico dei medici e dei posti letto negli ospedali, tagli di cui si paga ancora oggi lo scotto.

I medici si sono dati da fare quando non c’erano neanche i dispositivi di protezione individuale, 372 sono i medici italiani che sono morti a causa della pandemia. Il primo deceduto è stato Roberto Stella, l’11 marzo 2020, Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese. Da allora la scienza è andata avanti, gli Italiani sono stati d’esempio per tutto il mondo, sia per come è stata affrontata la pandemia con un difficile lockdown, sia per come è stata portata avanti la campagna di vaccinazione. Oggi chi ha la terza dose di vaccino è protetto in maniera adeguata rispetto alle conseguenze che il covid e questa variante, Omicron 2, causa anche in chi è vaccinato, seppure in modo blando.

Lo spirito degli Italiani di mostrarsi come un popolo tenace nei momenti difficili deve riempirci d’orgoglio, conclude il dott. Anelli, a cui il Presidente D’Abbicco consegna anche una targa ricordo personale, per ringraziarlo di aver sostenuto questa volontà di realizzare un gesto simbolico importante, e per aver partecipato alla serata.

Il Presidente ricorda poi che un passaggio importantissimo della storia del Rotary Bari Ovest è stato l’apertura alle donne, e ha passato la parola alla Prof.ssa Maria Concetta Piacente, la prima donna a entrare nel club Bari Ovest, ricoprendo 18 anni prima la carica di Presidente. La Prof. Piacente ha ringraziato l’Avv. Ranieri per essere stato il suo mentore, ricordando che ciò che l’ha entusiasmata nella vita del club è stato da un lato l’interesse per la cultura che veniva portato avanti da ogni Presidente del club nei vari anni, e l’aspetto etico e dell’amicizia.

Dopo l’intervento della Prof.ssa Piacente, il Presidente passa la parola al relatore della serata, il PDG (Past District Governor) Avv. Vito Andrea Ranieri, Presidente della Commissione del 60°, che ha curato la preparazione del volume celebrativo del 60°. L’Avv. Ranieri tiene il suo intervento mentre sullo sfondo scorrono le immagini raccolte nel volume che riassumono le attività di ciascuno dei presidenti dei 60 anni.

L’Avv. Ranieri riferisce, rivolgendosi in particolare al Presidente dott. Anelli, che è stato già consegnato uno dei dieci defibrillatori che saranno donati agli ordini professionali e ad alcuni istituti scolastici di Bari e Carbonara, dalla Fondazione Casa della Cultura Rotariana ONLUS Distretto 2120, che già installò il defibrillatore polmonare presso il policlinico di Bari nel 22 marzo 2020, insieme a una ampia dotazione di mascherine FFP2 affidate alla Protezione Civile. Ranieri osserva che quella dei defibrillatori è un’iniziativa “gemella” di quella portata avanti con il service “Un cuore per la giustizia” della moglie del Governatore Dott.ssa Lilly Ginefra, i cui defibrillatori saranno consegnati ai palazzi di giustizia.

Il PDG Ranieri riferisce che c’è una particolare attenzione per il presente, ma una necrosi mnemonica per il passato, i cui ideali eccezionali sono quelli del servire e che ha scopi umanitari e sociali, dettati da Paul Harris. Quegli ideali nobilissimi sono stati trasferiti in un testo che non tutti conoscono: “La mia strada verso il Rotary” (“My road to Rotary”). In questo testo si apprendono tante di quelle cose che l’oblio della memoria ha cancellato, consentendo ad alcuni di rivolgere ingiustificate accuse al Rotary, come quella del “ritrovarsi solo per mangiare”, mentre l’attitudine del rotariano è quella dell’aiutare la società nel quotidiano.

Infine, ricorda di essere rimasto il più vecchio rotariano del club di Bari Ovest e non solo, confessando che non dispera, nell’incipit del suo tramonto, di vedere risorgere l’entusiasmo, l’orgoglio di appartenenza, la conoscenza regole, e vedere ancora applicare il motto del suo anno di servizio: “Servire, non servirsi”.

Il Presidente Prof. D’Abbicco ringrazia l’Avv. Ranieri, la Prof.ssa Piacente, e gli altri tre componenti della commissione: il dott. Giovanni Buquicchio, il dott. Domenico Loizzi, il Prof. Carmine Clemente. Infine, ringrazia il Prof. Antonio Quaranta, Assistente del Governatore, per aver preso contatti con l’editore Adda, presente alla serata, che saluta e ringrazia. Infine, il Presidente passa a mostrare alcune immagini che ha selezionato personalmente perché venissero incluse nel volume, commentandole.

Infine, ricorda il ruolo svolto dalla Fondazione Rotary Club Bari Ovest nella società civile e dalle numerose altre fondazioni che fanno capo al Rotary Club Bari Ovest: Fondazione Acrata Comei, Fondazione Lorenzo D’Agostino, Fondazione Enzo De Benedictis, Fondazione Francesco de Liguori, Fondazione Lucio Nitti, Fondazione Mimmo Patruno.

Il Presidente ringrazia quindi il Governatore Prof. Avv. Gianvito Giannelli, che ha contribuito alla realizzazione del volume del 60°, consegnandogli una targa.

Il Presidente ringrazia poi la Prof.ssa Ivana Melo, Presidente del Rotary Club Lecce, gemellato con il Rotary Club Bari Ovest, per la sua partecipazione e le consegna una targa ricordo.

Il Presidente chiama poi i soci del club che hanno ricoperto la carica di Presidente per consegnare loro una targa, che ricordi l’impegno con cui hanno servito il Rotary Club Bari Ovest, creando i successi che in questa occasione sono stati celebrati insieme, e da cui è possibile cogliere ispirazione e guida per il futuro.

Infine, il Presidente D’Abbicco mostra l’immagine di un Crest celebrativo che riporta l’immagine del gagliardetto del club, e che ha voluto donare a tutti i soci del club affinché sia motivo di ispirazione e rinforzi la fierezza di appartenere a un club così importante.

Il Governatore del Distretto 2120, Prof. Avv. Gianvito Giannelli, conclude la serata, ricordando il Past President Avv. Acrata Comei, che era delegato del Rotary Club Bari Ovest, padrino, insieme al Rotary Club Bari, del costituendo Rotary Club Bari Sud, di cui il Governatore è socio, menzionando la pubblicazione “Invito al Rotary”, conservata nell’archivio, che conteneva il resoconto delle prime riunioni del Rotary Club Bari Sud fatte prima di ricevere la carta costitutiva, cui l’Avv. Acrata Comei partecipava, seguendo passo dopo passo con rigore e attenzione la costituzione del Bari Sud. Il Governatore ricorda che aveva già avuto modo di conoscere l’Avv. Comei durante le attività dell’allora Distretto 210.

I 60 anni di un club sono molto importanti, chiosa il Governatore, proprio perché costituiscono una occasione preziosa per riaffermare i nostri valori ed evitare la necrosi della memoria e una disconoscenza dei valori. Noi viviamo in un periodo confuso e complicato, a livello internazionale, il Rotary sta cambiando anche da un punto di vista organizzativo. I meccanismi di gestione delle risorse sono sempre più complessi ed efficienti, non solo quelli della Rotary Foundation. Questo può portare i club, soprattutto i più piccoli, a rifuggire da questi meccanismi e quindi il Governatore si dice contento che il Presidente Prof. D’Abbicco abbia ricordato con legittimo orgoglio i tanti progetti di servizio, finanziati dalla Rotary Foundation con Global Grant e Matching Grant, che sono stati portati avanti e realizzati dal Rotary Club Bari Ovest, che ha anche una vocazione di servizio internazionale, oltre a quella di club attivo sul territorio locale. Non deve però passare il messaggio di un predominare di una cultura aziendalistica, e l’occasione dei 60 anni del Rotary Bari Ovest è preziosa per rivendicare i nostri valori, per evitare quella damnatio memoriae che si paventava.

Il Governatore Prof. Avv. Giannelli ricorda come, in occasione della recente Conferenza Presidenziale, il Presidente del Rotary International abbia chiesto quali fossero i distretti che portano avanti progetti di servizio in Africa, e che in quell’occasione il Governatore ha potuto orgogliosamente dire che il Distretto 2120 è fra questi, anche nell’anno 2021-22.

Non bisogna cadere nell’autoreferenzialità, ma è importante essere consapevoli di ciò che siamo e che possiamo fare, le sfide da affrontare sono molte, anche sfide importanti legate al reclutamento e alla pianificazione, ma con questo bagaglio culturale alle spalle, si tratta di sfide che il Distretto 2120 saprà affrontare e vincere. Il Governatore ringrazia il Rotary Club Bari Ovest per l’affetto sempre dimostrato e conclude con un “Viva il Rotary Bari Ovest”, seguito da un lungo applauso.

Dopo il tocco di campana, il Presidente e il Consigliere segretario consegnano il volume del 60° ai partecipanti, e il crest celebrativo ai soci del Rotary Club Bari Ovest, al Governatore e al dott. Anelli.

Stress: il male di vivere male

Il giorno 17 marzo 2022, presso il Grande Albergo delle Nazioni e via Zoom, si è tenuta alle ore 20.00 la riunione del Rotary Club Bari Ovest dal titolo “Stress: il male di vivere male”, in interclub con il Rotary Club Bari Sud. Dopo le notizie di segreteria a cura del consigliere segretario Prof. Carmine Clemente, il Presidente Prof. Marcello D’Abbicco presenta il curriculum dei relatori della serata.

Il Prof. Dott. Dr.Hc. Adriano Piattelli, professore straordinario presso la Università Internazionale Unicamillus, Roma e già Professore Ordinario, Presidente Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Chieti-Pescara dal 1997 al 2009, editore di numerose riviste scientifiche internazionali e Doctor Honoris causa presso l’Università di Valencia dal 2015 e presso l’Università Cattolica San Antonio di Murcia (UCAM) dal 2016, ha indici bibliometrici che lo portano a essere fra i Top Italian Scientists: con 878 lavori scientifici pubblicati su riviste indicizzate, 24142 citazioni e H-index 72 (almeno 72 lavori hanno ricevuto almeno 72 citazioni ciascuno). Il Prof. Piattelli ha fondato l’Adriano Piattelli Research Group (APRG), per il sostegno alla ricerca in campo medico e dentistico, e l’associazione Adriano Piattelli Study Club (APSC), per la disseminazione internazionale della conoscenza.

Il Dott. Pier Michele Mandrillo, titolare di studio odontoiatrico a Taranto, Master di II livello in medicina estetica a Roma Tor Vergata, Direttore Sanitario del Centro Internazionale di Diagnosi e Terapia dello Stress, ambasciatore e referente per l’Italia nel mondo di ISMA (International Stress Management Association), ideatore di FM5 SENSORY, piattaforma multitecnologica e multisensoriale impiegata nella gestione dei danni dello stress in Medicina, Medicina Estetica e Odontoiatria, ha ricoperto numerosi incarichi di docenza universitaria.

Il Prof. Piattelli ricorda come molti suoi allievi siano pugliesi e alcuni abbiano fatto una bellissima carriera a Chieti e introduce la tematica dello stress, particolarmente attuale visti i danni fatti dalla pandemia di coronavirus, presentando il dott. Mandrillo.

Il Dott. Mandrillo porta il saluto dell’ISMA e, citando il commediografo Menandro, osserva che “viviamo non come vogliamo, ma come possiamo” e che il modo frenetico di vivere la vita, con il sovrapporsi di molte incombenze, il voler essere iperpresenti, sempre vincenti, multitasking, iperconnessi, è costante fonte di stress. Nel 2020, prima del covid, l’OMS dichiarò lo stress, in particolare quello lavoro-correlato, principale causa di malattie al mondo dopo le malattie cardiovascolari. La parola “Stress” nasce dal termine “costretto, pressato” e infatti lo stress è causa del disequilibrio fra le richieste e le risorse disponibili. Lo stress può essere mentale/emozionale (lavoro, tensioni familiari, pressione sociale, …), chimico (pesticidi, inquinamento, allergeni, …), fisico (sedentarietà, incidenti, traumi sportivi, …) ed elettromagnetico (computer, cellulare, tablet, …).

Il Dott. Mandrillo ricorda poi il lavoro del medico Hans Selye che notò come l’aumento di volume delle ghiandole surrenali fosse collegato all’aumento del cortisolo, l’ormone dello stress, e ne cita la frase “Lo stress è vita e la vita è stress”, l’unico organismo non stressato è quello morto. Lo stress è la risposta aspecifica di un organismo per adattarsi a stimoli che minaccino l’integrità fisica dell’organismo. Il sale della vita, però, non è nel trovarsi isolati da stimoli esterni, ma sottoposti al giusto tipo di stress, l’eustress, visto in contrapposizione al distress, che è “il male della vita”.

Le tre fasi di reazione allo stress, secondo Selye sono: allarme (si attivano le risorse), resistenza (convivenza con lo stress), esaurimento (le risorse dell’organismo sono esaurite dallo stress). Occorre fermarsi quando lo stress raggiunge quest’ultima fase e capire quali sono le cause dello stress (lutti, problemi lavorativi, problemi familiari, …); se non vengono presi provvedimenti, l’organismo soccombe allo stress e si raggiunge il burnout. Il Dott. Mandrillo spiega poi i fenomeni fisiologici alla base del meccanismo dello stress e della produzione di cortisolo e menziona gli effetti negativi causati da un eccesso di cortisolo (cefalea, aumento di peso, stati di ansia, …). Ricorda poi che lo stress in sé non è dannoso, a meno che non sia prolungato nel tempo, e dunque quello da evitare è lo stress cronico, che porta al “male di vivere male.

A complicare la vita moderna, si è aggiunto lo stress legato alla pandemia da covid-19, che ha avuto un impatto devastante e i cui effetti si riverberano anche nella sindrome da long-covid che rende continuo e perdurante l’effetto dello stress sul singolo. Si sono anche osservati disturbi da stress post-traumatico legato al covid-19. Il dott. Mandrillo conclude illustrando alcune terapie per lo stress che egli studia e mette in pratica nella professione privata.

Lo stress non può essere cancellato del tutto, ma si può imparare a gestirlo, avvalendosi anche dell’aiuto della natura, delle passeggiate, dell’esercizio fisico, dello yoga, della musica, delle spa, degli hobbies… Occorre prendersi cura di sé stessi, prendersi tempo per le distrazioni. La resilienza, termine in voga recentemente, ci permette di superare le difficoltà, di piegarci senza spezzarci. La specie che sopravvive non è la più forte, ma la più reattiva ai cambiamenti, come diceva Darwin.

Al termine di un interessante dibattito, con interventi del Prof. Pasquale Loizzi, della dott.ssa Agnese Maria Fioretti, dell’Avv. Fabio Ruggiero, della Prof.ssa Angela Montemurro e del Prof. Ing. Giancarlo Chiaia, Presidente del Rotary Club Bari Sud, il Prof. Piattelli riprende la parola per un breve commento e poi ai relatori vengono consegnati i gagliardetti dei Rotary Club Bari Ovest e Bari Sud e il volume “Mezzogiorno di Scienza” come dono.

Le conclusioni spettano all’Assistente del Governatore Prof. Antonio Quaranta, che cita l’insegnamento di Epicuro: “la morte non esiste perché finché viviamo non c’è”, e ricorda come sia scientificamente provato che lo stress riduca l’aspettativa di vita: la depressione cronica può ridurla di fino a venti anni e l’ansia di fino a cinque anni. Infatti, tutti i ricercatori ricordano che per avere una vita lunga e sana occorre un’alimentazione corretta, una attività sportiva giornaliera e, appunto, evitare lo stress, conclude il Prof. Quaranta.

Settimana del donatore rotariano

Nella settimana del donatore rotariano, che va dal 19 al 26 febbraio 2022, il Rotary club Bari Ovest ha partecipato alla raccolta di donazione di sangue promossa dal Distretto Rotary 2120; hanno partecipato soci rotariani e amici di rotariani che sono stati sensibilizzati alla donazione e si sono offerti di donare a nome del club.