L’incontro “Italia Russia: attualità nel secolare rapporto di pace tra popoli”, svolto il 13 gennaio 2022 al Grande Albergo delle Nazioni e promosso dal Rotary Club Bari Ovest in collaborazione con il Rotary Club Bari Sud, ha aperto la strada a nuove idee ed iniziative con il popolo russo. Padre Viaceslav Bachin, parroco della Chiesa Russa a Bari, ci ha invitato a seguire la Messa cantata il sabato successivo, mostrando grande slancio nel proporre un vero e proprio ponte culturale tra Bari e la comunità religiosa russa.
Per noi, veri e propri pellegrini, poter varcare il cancello della Chiesa Russa è stato molto emozionante, perché siamo stati accolti in luogo della nostra città che non appartiene all’Italia ma è a legalmente suolo appartenente alla Federazione Russa. L’aria tersa, la bella giornata, i ciclamini e le piante natalizie ci hanno introdotto in una struttura sobria e dalla bellezza ieratica. Il silenzio, unico protagonista della nostra mattinata. La vista delle cupole in ceramica verde, il giardino e la curiosità di tutti i passanti al di là del cancello di recinzione ci hanno indicato l’unicità del luogo di culto in cui eravamo arrivati.
Una mite signora russa, custode del luogo religioso, ci aspettava all’ingresso e, dopo aver salito insieme lo scalone interno, ci ha aperto la porta per arrivare finalmente nel cuore della Chiesa Ortodossa Russa di Bari. Ai nostri occhi l’arte sacra ortodossa ricca di color oro, le candeline in cera gialla, l’incenso e le icone raffiguranti i principali santi del firmamento religioso russo, hanno creato un interesse inaspettato. D’improvviso voci angeliche hanno iniziato ad intonare le preghiere della Messa di rito bizantino, provenendo da un angolo sulla sinistra coperto da fini paratie lignee. Erano le dolci parole d’amore verso Cristo, nostro Signore, che due giovani fedeli russe cantavano con note struggenti, quasi nostalgiche.
Padre Venceslao, così come chiamato da tutti, è apparso con vesti di un verde acceso e raffinato, seguito dall’inseparabile diacono Sergio. La voce di Padre Venceslao, grave e quasi baritonale, si alternava a quelle delle giovin fanciulle in un rito religioso molto toccante per noi ed ancor di più per i fedeli russi che seguivano la funzione religiosa. Le fiammelle delle candeline, il segno della croce da loro ripetuto più e più volte, gli inginocchiamenti, i baci ai sacri testi e, soprattutto, i canti sacri volavano tutti sulle pareti bianche fin verso l’alto a toccare la grande e profonda cupola. Le donne erano tutte con il capo velato in segno di rispetto a Gesù Cristo, invocato innumerevoli volte durante la Messa russa di rito bizantino.
Al termine Padre Venceslavo ci ha concesso diverse fotografie assieme a lui davanti all’iconostasi, ricchissima di santi della tradizione religiosa russa. Eravamo circondati da candelabri e da lampade votive, tutti raffinati manufatti di arte russa. Padre Venceslao con il supporto del diacono Sergio, cordiale traduttore, ci ha salutato con parole di grande amicizia, regalandoci tipiche cioccolate russe. Di seguito all’esterno, con nostro immenso piacere, abbiamo potuto ancora scattare le ultimissime fotografie con Padre Venceslao, vero protagonista del mattutino incontro religioso, davanti al mosaico d’ingresso ed alla statua di S. Nicola taumaturgo a cui la Chiesa Ortodossa Russa di Bari, rappresentanza del Patriarcato di Mosca, è dedicata. Ancora una volta la nostra città di Bari ha dimostrato di essere vero crocevia di popoli, di culture, di religioni.
Agnese Maria Fioretti, Consigliere Delegato ai progetti per la pace e la risoluzione dei conflitti, Rotary Club Bari Ovest