Il giorno 17 marzo 2022, presso il Grande Albergo delle Nazioni e via Zoom, si è tenuta alle ore 20.00 la riunione del Rotary Club Bari Ovest dal titolo “Stress: il male di vivere male”, in interclub con il Rotary Club Bari Sud. Dopo le notizie di segreteria a cura del consigliere segretario Prof. Carmine Clemente, il Presidente Prof. Marcello D’Abbicco presenta il curriculum dei relatori della serata.
Il Prof. Dott. Dr.Hc. Adriano Piattelli, professore straordinario presso la Università Internazionale Unicamillus, Roma e già Professore Ordinario, Presidente Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Chieti-Pescara dal 1997 al 2009, editore di numerose riviste scientifiche internazionali e Doctor Honoris causa presso l’Università di Valencia dal 2015 e presso l’Università Cattolica San Antonio di Murcia (UCAM) dal 2016, ha indici bibliometrici che lo portano a essere fra i Top Italian Scientists: con 878 lavori scientifici pubblicati su riviste indicizzate, 24142 citazioni e H-index 72 (almeno 72 lavori hanno ricevuto almeno 72 citazioni ciascuno). Il Prof. Piattelli ha fondato l’Adriano Piattelli Research Group (APRG), per il sostegno alla ricerca in campo medico e dentistico, e l’associazione Adriano Piattelli Study Club (APSC), per la disseminazione internazionale della conoscenza.
Il Dott. Pier Michele Mandrillo, titolare di studio odontoiatrico a Taranto, Master di II livello in medicina estetica a Roma Tor Vergata, Direttore Sanitario del Centro Internazionale di Diagnosi e Terapia dello Stress, ambasciatore e referente per l’Italia nel mondo di ISMA (International Stress Management Association), ideatore di FM5 SENSORY, piattaforma multitecnologica e multisensoriale impiegata nella gestione dei danni dello stress in Medicina, Medicina Estetica e Odontoiatria, ha ricoperto numerosi incarichi di docenza universitaria.
Il Prof. Piattelli ricorda come molti suoi allievi siano pugliesi e alcuni abbiano fatto una bellissima carriera a Chieti e introduce la tematica dello stress, particolarmente attuale visti i danni fatti dalla pandemia di coronavirus, presentando il dott. Mandrillo.
Il Dott. Mandrillo porta il saluto dell’ISMA e, citando il commediografo Menandro, osserva che “viviamo non come vogliamo, ma come possiamo” e che il modo frenetico di vivere la vita, con il sovrapporsi di molte incombenze, il voler essere iperpresenti, sempre vincenti, multitasking, iperconnessi, è costante fonte di stress. Nel 2020, prima del covid, l’OMS dichiarò lo stress, in particolare quello lavoro-correlato, principale causa di malattie al mondo dopo le malattie cardiovascolari. La parola “Stress” nasce dal termine “costretto, pressato” e infatti lo stress è causa del disequilibrio fra le richieste e le risorse disponibili. Lo stress può essere mentale/emozionale (lavoro, tensioni familiari, pressione sociale, …), chimico (pesticidi, inquinamento, allergeni, …), fisico (sedentarietà, incidenti, traumi sportivi, …) ed elettromagnetico (computer, cellulare, tablet, …).
Il Dott. Mandrillo ricorda poi il lavoro del medico Hans Selye che notò come l’aumento di volume delle ghiandole surrenali fosse collegato all’aumento del cortisolo, l’ormone dello stress, e ne cita la frase “Lo stress è vita e la vita è stress”, l’unico organismo non stressato è quello morto. Lo stress è la risposta aspecifica di un organismo per adattarsi a stimoli che minaccino l’integrità fisica dell’organismo. Il sale della vita, però, non è nel trovarsi isolati da stimoli esterni, ma sottoposti al giusto tipo di stress, l’eustress, visto in contrapposizione al distress, che è “il male della vita”.
Le tre fasi di reazione allo stress, secondo Selye sono: allarme (si attivano le risorse), resistenza (convivenza con lo stress), esaurimento (le risorse dell’organismo sono esaurite dallo stress). Occorre fermarsi quando lo stress raggiunge quest’ultima fase e capire quali sono le cause dello stress (lutti, problemi lavorativi, problemi familiari, …); se non vengono presi provvedimenti, l’organismo soccombe allo stress e si raggiunge il burnout. Il Dott. Mandrillo spiega poi i fenomeni fisiologici alla base del meccanismo dello stress e della produzione di cortisolo e menziona gli effetti negativi causati da un eccesso di cortisolo (cefalea, aumento di peso, stati di ansia, …). Ricorda poi che lo stress in sé non è dannoso, a meno che non sia prolungato nel tempo, e dunque quello da evitare è lo stress cronico, che porta al “male di vivere male.
A complicare la vita moderna, si è aggiunto lo stress legato alla pandemia da covid-19, che ha avuto un impatto devastante e i cui effetti si riverberano anche nella sindrome da long-covid che rende continuo e perdurante l’effetto dello stress sul singolo. Si sono anche osservati disturbi da stress post-traumatico legato al covid-19. Il dott. Mandrillo conclude illustrando alcune terapie per lo stress che egli studia e mette in pratica nella professione privata.
Lo stress non può essere cancellato del tutto, ma si può imparare a gestirlo, avvalendosi anche dell’aiuto della natura, delle passeggiate, dell’esercizio fisico, dello yoga, della musica, delle spa, degli hobbies… Occorre prendersi cura di sé stessi, prendersi tempo per le distrazioni. La resilienza, termine in voga recentemente, ci permette di superare le difficoltà, di piegarci senza spezzarci. La specie che sopravvive non è la più forte, ma la più reattiva ai cambiamenti, come diceva Darwin.
Al termine di un interessante dibattito, con interventi del Prof. Pasquale Loizzi, della dott.ssa Agnese Maria Fioretti, dell’Avv. Fabio Ruggiero, della Prof.ssa Angela Montemurro e del Prof. Ing. Giancarlo Chiaia, Presidente del Rotary Club Bari Sud, il Prof. Piattelli riprende la parola per un breve commento e poi ai relatori vengono consegnati i gagliardetti dei Rotary Club Bari Ovest e Bari Sud e il volume “Mezzogiorno di Scienza” come dono.
Le conclusioni spettano all’Assistente del Governatore Prof. Antonio Quaranta, che cita l’insegnamento di Epicuro: “la morte non esiste perché finché viviamo non c’è”, e ricorda come sia scientificamente provato che lo stress riduca l’aspettativa di vita: la depressione cronica può ridurla di fino a venti anni e l’ansia di fino a cinque anni. Infatti, tutti i ricercatori ricordano che per avere una vita lunga e sana occorre un’alimentazione corretta, una attività sportiva giornaliera e, appunto, evitare lo stress, conclude il Prof. Quaranta.