Giovedì 29 febbraio 2024, presso la riunione del Rotary Club Bari Ovest, è intervenuto Padre Giovanni Distante, Rettore della Basilica Pontificia San Nicola, sul tema “La traslazione delle reliquie di San Nicola nel 1087: evento che cambiò la storia della città di Bari”.
“9 maggio 1087: la storia quando si ripete non mente”, con queste parole ha esordito Padre Giovanni e la conversazione che ne è seguita ha portato a ripercorrere tutte le straordinarie tappe della storia della città di Bari, che, nel corso degli oltre dieci secoli da quel 9 maggio, si è data ad una triplice vocazione: ecumenica, europea, mediterranea, diventando una tappa obbligatoria per i pellegrinaggi da tutta l’Europa e dal Vicino Oriente. Questo ha conferito a Bari un respiro mediterraneo indiscusso, favorito dal suo carattere di città marinara prossima all’Oriente.
Padre Giovanni ha ricordato che il culto di San Nicola in Medio Oriente si diffuse ben prima di quello dell’Islam e il colpo di mano messo in atto dai 62 marinai che salparono per la Turchia raggiunse un duplice scopo: le reliquie sarebbero state salvate dalle incursioni turche, vista l’inarrestabile avanzata musulmana in Asia Minore, e avrebbero dato prestigio alla città, battendo sul tempo i Veneziani, animati dalla stessa intenzione. I Baresi ben conoscono le rocambolesche vicende delle traslazione.
Il focus della conversazione tenuta da Padre Giovanni è stato invece sull’impegno ecumenico, assunto dalla città nel corso dei secoli, per promuovere l’unità dei Cristiani. Impegno che si è coronato dell’estate del 2018, quando per la prima volta dopo lo scisma del 1054, le chiese d’Oriente e d’Occidente si unirono nella preghiera sulle spoglie del Santo in Basilica. «Siamo giunti pellegrini a Bari finestra spalancata sul vicino Oriente portando nel cuore le nostre Chiese…abbiamo acceso, davanti a San Nicola, la “lampada uniflamma”, simbolo della Chiesa una. Insieme desideriamo accendere oggi una fiamma di speranza» queste le parole di Papa Francesco, che è stato l’unico papa presente due volte a Bari dopo Papa Urbano II.
Bari per la Chiesa russo-ortodossa è città santa, tanto che nel 1095 fu istituita dalla Chiesa russa di Kiev la festa della traslazione: in questi tempi di guerra che ci vedono prossimi alle nazioni belligeranti è più che mai necessario il senso di unità della Chiesa, che potrebbe ricoprire un ruolo significativo nei processi di mediazione per la pace.
In esordio di questa serata nella sala del Portico dei Pellegrini, recentemente restaurata perché sia fruibile per manifestazioni culturali e religiose, la Maestra Angela Montemurro, socia del Rotary Club Bari Ovest, con l’EurOrchestra diretta dal Maestro Francesco Lentini (solisti vocali Angela Cuoccio, Gianni Leccese, Antonio Stragapede, declamazione poetica di Leo Lestingi su testi della tradizione barese) ha reso omaggio al Santo con la sua composizione “Inno a San Nicola”.
E come nei canti popolari “Sanda Necòle va pe màre” che in ogni parte del mondo vegli su di noi e su tutti, senza confini e senza guerre, nell’universalità del suo linguaggio.
Alessandra D’Ambrosio
Presidente Commissione Bollettino